Ho personalmente conosciuto Leah Weston durante una fiera, per la precisione presso la quarta edizione del Salone della Cultura di Milano, svoltasi a gennaio 2020.
Tra le sue opere ti ricordo: You and me again, Triskell edizioni, 2015; Club Blue Orchid, 2018, scritto a quattro mani con Cristina Bruni.
Nella vita di tutti i giorni vive a Milano ed è mamma di tre figli; io l’ho trovata una persona molto simpatica e divertente, così per curiosità ho scelto di leggere il suo romanzo: Oscar, canaglia dal cuore tenero.
Recensione di Oscar, canaglia dal cuore tenero di Leah Weston
Sai anche tu quanto io non tolleri fare commenti negativi per cui puoi capire come mi senta più contenta nel mio compito odierno. Oscar, canaglia dal cuore tenero è un romanzo breve, forse questo è l’unico punto debole che tengo a sottolineare: è veramente troppo breve. La vicenda si svolge in poco più che un centinaio di pagine e una volta che il lettore si è calato nella lettura si rende condo che sarebbe bello poter stare con i personaggi per più tempo.
Si tratta di una storia M/M acronimo che sta a indicare dei romanzi che raccontano le “avventure amorose” tra due uomini, mi rendo conto che spiegato così brevemente forse non rendo giustizia al genere, comunque è questo ciò di cui si parla: le difficoltà che due uomini incontrano nel riuscire a instaurare dei legami importanti con persone appartenenti al loro stesso sesso.
Ora io sono una persona piuttosto pesante e se mai mi dovessi cimentare in uno scritto dedicato a questo genere di argomento ne verrebbe fuori un tomone mezzo psicologico, mezzo Young adult e che per l’angoscia che ci sarebbe al suo interno sarebbe da porre al limite della leggibilità; grazie al cielo Oscar, canaglia dal cuore tenero non è questo.
Il romanzo della Weston è molto allegro, è riuscito a farmi sorridere più di una volta in particolare grazie a dei capitoli che sono narrati in prima persona dal grande personaggio in questo scritto contenuto: Oscar un delizioso cucciolo combina guai che ha deciso di trovare un partner al suo padroncino.
Oscar ne combina davvero una più del diavolo, perché è proprio stufo della vita solitaria del suo padrone ed è lui il personaggio che mi è piaciuto di più, l’autrice gli fa compiere dei grandi pensieri che riesce ad esprime con quella semplicità che è anche tipica dei bambini. Credo che se tutti noi restassimo bambini o osservassimo meglio i nostri amici a quattro zampe allora il mondo sarebbe sicuramente un posto migliore.
Abbiamo poi Chris, padrone di Oscar, il protagonista della storia che nella vita conduce un’esistenza solitaria e ripetitiva, ma grazie al cielo il destino ha messo il piccolo cupido a quattro zampe alla sua porta, perché alla fine si sa: chi trova un cane, trova un amico e chi trova un amico, trova un tesoro. Sarà proprio grazie a Oscar che la sua vita cambierà per sempre e finalmente l’amore busserà anche alle porte del suo cuore.
È una lettura consigliata, sono contenta che il mio primo M/M sia riuscito a demolire le perplessità che nutrivo verso questo genere letterario, spero ci siano altri romanzi di questa categoria scritti in questo modo.
Alla prossima recensione caro iCrewer.