Ogni volta che vado in libreria…
mi verrebbe da dirti, caro iCrewer, completa tu questa frase secondo quelle che sono le tue emozioni. Perché in un certo modo, il senso di questo articolo dedicato ai famosi quattro passi in libreria, è quello di condividere le sensazioni uniche che si respirano ogni volta che si varca la soglia di un negozio ricco di letteratura.
Il nostro luogo magico per eccellenza, il nostro parco giochi, il nostro rifugio per volare via dalla realtà e immaginarci all’interno dei tanti volumi che vediamo esposti. A me succede così: ti ricordi la scena di Mary Poppins in cui insieme a Bert e ai bambini saltano all’interno di un dipinto fatto da un madonnaro? Quella per intenderci della canzone Com’è bello passeggiar con Mary e della danza dei pinguini?
Ecco, io immagino di volare all’interno delle copertine colorate dei libri e di vivere le avventure che esse suscitano alla mia fantasia.
In libreria: ogni volta emozioni diverse
Lo so, caro lettore, non è la prima volta che scrivo (o scriviamo) un articolo che parla del tempo speso in libreria, affrontiamo il tema ogni volta che ti segnaliamo qualche novità succulenta, oggi però voglio condividere con te alcune considerazioni che ho fatto l’altro giorno, durante uno di questi magici giri tra libri e scaffali.
Intanto è stata per me una bella emozione perché dopo tanti mesi sono tornato in uno di quei megastore all’interno di un centro commerciale.
La pandemia, infatti, mi ha spinto verso le piccole librerie indipendenti, che già apprezzavo per il rapporto umano e di fiducia che si crea insieme al titolare. La figura della libraria (declino al femminile perché la mia è una donna) è a mio avviso fondamentale per un lettore accanito come me.
Non voglio dire che gli addetti delle grandi librerie non siano preparati e ben disposti verso la clientela, anzi, ma ho scoperto e iniziato ad apprezzare tantissimo l’importanza di creare un rapporto basato sulla conoscenza dei gusti.
Il libraio è come un dottore: deve conoscere l’anamnesi delle tue letture, deve avere lo storico di quello che hai letto e infine, deve saperti indirizzare verso il libro giusto, verso quello di cui hai bisogno in quel particolare periodo della tua vita.
In aggiunta, dato il momento storico che stiamo vivendo, scelgo di entrare in una piccola libreria anche perché così di sicuro incontrerò meno gente rispetto a quella che troverei potenzialmente in un grande negozio. Lo so è molto triste, ma qui viene fuori tutta la mia ipocondria. Capita anche a te di fare questi pensieri?
Pensieri che tra l’altro sono discordanti, dato che l’altro giorno, quando ho visto che la libreria all’interno del centro commerciale era ben affollata (sempre secondo le norme giuda) ho fatto un bel sospiro di felicità. Gel igienizzante sopra ogni scaffale, guanti monouso e distanziamento garantito soprattutto dal buon senso dei clienti, per far sì che ognuno di noi si sentisse sicuro mentre percorreva i suoi viaggi mentali guidati dai libri.
È proprio questo il punto a favore del megastore rispetto alla piccola libreria: la vastità di scelta e la possibilità di perdersi tra file e file di volumi invitanti. Per me è come rotolarsi in un prato. All’interno di una libreria respiro la libertà. Sento che da un momento all’altro potrei volare via.
Mi ha riempito di felicità, dicevo, vedere dopo tanto tempo, tanti colleghi lettori lasciarsi trascinare dal potere ammaliante dei libri. Sentire i loro commenti e le loro valutazioni, vederli aprire le pagine e immergersi nella lettura, osservare le loro anime riempirsi di gioia. Una esperienza che mi mancava tantissimo. Un luogo a cui non potrò mai rinunciare.
Adoro quella sensazione che si prova, o almeno che io provo, di sentirmi in un contesto in cui sono attorniato da miei simili. Da lettori. Da persone che dedicano il loro tempo alla cultura e in particolare ai libri. Siamo in tanti, e questo mi da sollievo.
Che sia chiaro, non voglio mettere in competizione la piccola libreria con i megastore, entrambi sono per me un luogo di culto: contengono, proteggono e diffondono il sapere. L’arte e la fantasia degli autori che prendono vita grazie alle parole impresse nei libri.
Però sono curioso di sapere se tu, caro iCrewer, hai una preferenza tra le due tipologie di libreria… che ne dici, condividi con noi?
In ultimo, ogni volta che entro in libreria, mi prende una sensazione di orgoglio nel vedere le tante copertine dei volumi che trattiamo qui sulle pagine di libri.iCrewplay. Mi sembra di arrivare preparato all’appuntamento con la mia amante di carta e inchiostro. La ammiro conoscendone già l’essenza.
Mi sembra un bel punto di partenza per una storia d’amore che durerà per sempre. Quella con i libri.