L’offerta del giorno di oggi è un giallo. Si tratta di Cuore di passero ha la morte – La strana inchiesta del Commissario Clodoveo di Cristina Stillitano.
Ecco qui la trama del romanzo di Cristina Stillitano
La contessa Rossi Marcovaldi viene trovata uccisa con una lancia nel petto. E’ il primo di una serie di omicidi che sconvolgeranno la nobiltà della capitale.
Per ogni vittima, una sola traccia: una carta da poker.
Agostino Clodoveo è un commissario ‘de noantri’. Parla col fantasma della moglie, trangugia caffelatte e sembra sempre impacciato.
Ma è lui a raccogliere la sfida del giocatore. La partita è una corsa contro il tempo.
E gli cambierà la vita.
ANSA: “UN SERIAL KILLER NELLA ROMA DEL ’53”
“Un serial killer nella Roma del ’53, quella della Legge truffa e dello ‘Stadio dei Centomila’, il futuro ‘Olimpico’. E’ la trama di un noir in cui il poker scandisce omicidi inspiegabili, crudeli e sofisticati come i bluff del gioco. In ‘Cuore di passero ha la morte’, la giornalista Cristina Stillitano ha ricomposto il ritratto di una città in cui molti lettori troveranno il fascino indiscusso delle strade e dei luoghi percorsi sul grande schermo dalla vespa di Gregory Peck e Audrey Hepburn in ‘Vacanze Romane'”.
MY FAST BOOK: “CRISTINA STILLITANO LA NUOVA AGATHA CHRISTIE ITALIANA?”
“Cristina Stillitano scrive il suo primo giallo in modo brillante, ironico e sagace. Con una dovizia di particolari che ricorda molto lo stile di Agatha Christie, descrive gli interrogatori, sottolinea le deduzioni e quel certo sesto senso che non può mancare al nostro commissario. Gli ingredienti del romanzo giallo ci sono tutti. Un colpo di scena dietro l’altro vi trascineranno via, persi nella lettura”.
IL MESSAGGERO: “UN DIVERTENTE ROMANZO GIALLO”
Nel divertente romanzo giallo “Cuore di passero ha la morte – La strana inchiesta del commissario Clodoveo”, la giornalista e scrittrice Cristina Stillitano si cimenta fra l’altro in una ricostruzione dettagliata della vita nella Roma degli anni Cinquanta. Tra lambrette, partite a carte in osteria e gatti al forno spacciati per conigli, viene rievocata anche la figura del “monnezzaro”, cioè l’uomo che per ritirare la spazzatura si presentava con il sacco di iuta in tutti i pianerottoli di tutti i palazzi della città”.