È in libreria dall’11 settembre il nuovo libro magazine per esploratori del mondo The Passenger, edito Iperborea. Questo mese è dedicato alla Thailandia, terra multietnica dalle mille sfumature e contraddizioni.
Thainess è l’ideologia etnocentrica che ha fatto da sfondo al cammino della Thailandia verso la modernità per tutto il XX secolo. Una comunità multietnica che ha visto imporre dall’alto una thaificazione, cioè il tentativo di radicare una cultura unica e egemone, ricorrendo alla forza e alla violenza.
Ed ora, l’etnocentrismo è la causa delle tante fratture che agitano il paese. Da nord a sud, dalle spinte separatiste a popoli repressi ed emarginati, alle correnti non ufficiali del buddhismo, sono molte le tensioni che il potere statale cerca di appianare.
Questo fa della Thailandia il paese delle contraddizioni, meta turistica d’eccellenza e scenario di violente proteste e crisi politiche.
The Passenger Thailandia: scopriamo i temi trattati
A questo nuovo volume della collana The Passenger hanno contribuito giornalisti, scrittori, saggisti o profondi conoscitori della Thailandia, della sua cultura, religione, tradizioni, come Claudio Sopranzetti, Emma Larkin, Philip Cornwel-Smith. Il ritratto che ne esce è quello di una terra percorsa da fratture sociali e politiche, violenza e repressione. Un paese in bilico tra democrazia e monarchia, in cui si alternano aperture politiche e dibattiti democratici a tragiche repressioni, in un susseguirsi di colpi di Stato, elezioni ignorate e imponenti manifestazioni di protesta.
Sul piano sociale si vive la contrapposizione tra le élite vicine al potere centrale e le “periferie”, la parte di popolazione che si trova ancora ai margini, senza voce.
Reportage dalle zone di confine mostrano come le spinte indipendentiste siano represse nella violenza. Gruppi armati separatisti nelle regioni del profondo sud, a maggioranza malese, gettano nel terrore anche la popolazione civile, mentre si accolgono con ambiguità i rifugiati del Myanmar che fuggono dalle persecuzioni del regime.
La sfera religiosa è un altro punto di attrito tra le autorità e la popolazione. Le tradizioni e le pratiche religiose danno vita a correnti non ufficiali del buddhismo che il potere centrale cerca di addomesticare senza successo.
Una Thailandia che cerca di emergere come meta turistica e far valere il proprio peso economico, un soft power reso debole, tuttavia, dalla mancanza di libertà e diritti civili.
The Passenger Thailandia: il sommario
Politica
«Expecto patronum»
— Claudio Sopranzetti
La bizzarra lotta tra forze democratiche e monarchismo in Thailandia.
Identità
Urbi et orbi
— Philip Cornwel-Smith
L’identità thailandese e quella di Bangkok spesso vengono sovrapposte, anche dagli stessi abitanti della capitale. Quindi cosa fa di te un bangkokiano? E cosa distingue un thailandese da uno straniero che abita questa metropoli nel cuore dell’Asia?
Religione
Poteri superiori
— Pitchaya Sudbanthad
Terra dalle innumerevoli credenze religiose, la Thailandia da secoli vede il buddhismo intrecciarsi al potere statale, che cerca di addomesticarlo. Ma per quanto si sforzino di centralizzarlo, le autorità faticano a controllare le tradizioni che si discostano dalla corrente «ufficiale» e le pratiche quotidiane di milioni di persone.
Separatismo
Profondo Sud
— Veerapong Soontornchattrawat
Nelle tre province a maggioranza malese al confine meridionale, la popolazione civile è un bersaglio per i gruppi armati separatisti e per la repressione del governo centrale, in una spirale di traumi che si tramandano da una generazione all’altra. Un giornalista incontra le persone che stanno cercando di interrompere il ciclo della violenza.
Nordest
Cugini di campagna
— Peera Songkünnatham
Escluso dalle rotte turistiche e guardato con condiscendenza da Bangkok, il Nordest della Thailandia ogni tanto torna di moda: dal K-pop a Masterchef, oggi l’Isan è sulla bocca di tutti. Ma la narrazione che se ne fa dall’esterno è nostalgica e piena di stereotipi duri a morire.
Fantasmi
La donna che non aveva corpo e altri fantasmi
— Emma Larkin
La Thailandia è infestata dai fantasmi. Spesso malevoli (ma non sempre), sono spiriti sofferenti, oltre che la manifestazione di un desiderio universale che la vita continui dopo la morte. Più che chiedersi se siano reali o meno, è consigliabile placarli attraverso preghiere e offerte.
Soft power
Il coriandolo nel piatto
— Valeria Palermi
Affascinato dal successo e dalla popolarità del Giappone e della Corea del Sud, e consapevole del potenziale inespresso della Thailandia, l’establishment nazionale punta sul soft power per rafforzare il prestigio e l’economia del paese. Spesso però si tratta di misure frettolose e insufficienti a stimolare un dibattito e a rafforzare un ecosistema culturale in cui la libertà di pensiero e di parola ancora vacillano.
Immigrazione
Il paese con zero rifugiati
— Nicha Wachpanich
In un paese in cui ufficialmente i rifugiati non esistono, un fiume di esuli, soprattutto birmani, trova rifugio dalle persecuzioni. Tra politiche sciovinistiche, assurdità burocratiche e mancanza di manodopera, la Thailandia ha un atteggiamento ambiguo verso l’immigrazione.
Agricoltura e diritti
Lottare per la terra
— Diana Hubbell
La richiesta di olio di palma non è mai stata così alta. A trovarsi stretti in una morsa tra i bisogni dell’industria e una guerra ai poveri sono gli agricoltori di alcune comunità del Sud del paese che si sono messi insieme per difendere il loro diritto alla terra.
LGBTQ+
Boys love
— Jidanun Lueangpiansamut
In uno dei paesi asiatici più aperti alle tematiche lgbtq+ è fiorito il genere letterario giapponese yaoi, che racconta storie d’amore tra uomini gay per un pubblico di donne giovani perlopiù eterosessuali. Ma nonostante il successo globale delle serie tv thailandesi basate su quei libri, molte questioni sulla rappresentazione della vita delle persone lgbtq+ nel paese rimangono aperte.
Fotografia
Le fotografie di questo numero sono state realizzate da Jittrapon Kaicome, fotoreporter indipendente thailandese. nato e cresciuto a Chiang Mai. I suoi progetti si concentrano su questioni della sua città natale, nel nord della Thailandia, e dei paesi limitrofi nella regione del Mekong, nel sud-est asiatico. Inizia nel 2014 a raccontare storie attraverso le sue fotografie legate alle minoranze etniche e al cambiamento climatico.
Jittrapon Kaicome ha collaborato con diverse ong e pubblicazioni internazionali tra le quali: Le Monde, Liberation, National Geographic Thailand, Al Jazeera, Bangkok Post.
Cos’è The Passenger
The Passenger è una collana edita Iperborea che raccoglie inchieste, reportage letterari e saggi narrativi che formano il ritratto della vita contemporanea di un luogo e dei suoi abitanti. Cultura, economia, politica, costume e curiosità visti attraverso la testimonianza di scrittori, giornalisti ed esperti locali e internazionali. Tante storie e diverse voci che compongono un racconto sfaccettato ed eclettico, per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.
Iperborea sarà al BookPride di Genova domenica 6 ottobre alla Sala Camino, ore 16:30, per un incontro dedicato a The Passenger – Thailandia.