E’ uscito in libreria The Passenger Sicilia di vari autori (Iperborea, 2024, 22€, 192 pagine)
Di cosa parla The Passenger Sicilia
Guardando una cartina, un’isola ci dà l’illusione di essere un piccolo mondo a sé. Con i suoi confini ben delineati sembra contenere una società impermeabile al passare del tempo e delle stagioni, più immediata da decifrare perché al riparo dalla mutevole complessità del mondo. Ma si tratta di una mistificazione, a maggior ragione se – come la Sicilia – vive al riparo di uno degli immaginari più prepotenti e inscalfibili che un luogo tanto piccolo sia mai riuscito a creare.
Dietro l’isola «costruita e ricostruita dai libri, dai film, dai quadri, dalla fotografia in bianco e nero» oggi ce n’è una nuova, nascosta, ma non per questo meno reale. Quella urbana e metropolitana, quella degli sbarchi, quella del vino e della frutta tropicale. Una Sicilia a volte invisibile come i veleni che il secondo polo petrolchimico d’Europa scarica nel mare e nell’aria. Come i migranti in arrivo a Lampedusa, tenuti a distanza dalle traiettorie dei turisti e dei locali. Come i flussi di popolazione in uscita che le danno il triste primato tra le regioni italiane per emigrazione. Un luogo dove gli estremi convivono, come i quartieri del centro a Palermo, dove vibra la capitale della cultura e vegeta la città invisibile del crack. La Sicilia dove i cambiamenti climatici trasformano il paesaggio agricolo sempre più a rischio di allagamenti e desertificazione, e qualcuno ne approfitta per sostituire la vite con il caffè e l’avocado.
Lungi dal provare a spiegarla, le pagine di The Passenger raccolgono cartoline da questa nuova Sicilia. Sono immagini sfuocate, perché il soggetto è in grande movimento. Perché anche la Sicilia si muove e, sì, cambia.
Gli articoli dei vari autori
Non esiste più la Sicilia di una volta di Gaetano Savatteri
È tempo di aggiornare la nostra immagine della Sicilia, troppo spesso dipinta come un luogo di leggi e codici immutabili. Dimentichiamoci i gattopardi e le coppole per entrare in una nuova era di vini raffinati, street food modaioli e libri da classifica.
Tropico di Sicilia di Giacomo Di Girolamo
Il clima sempre più torrido sta portando a una trasformazione del paesaggio e dell’agricoltura dell’isola. Gli agrumi e la vite lasciano spazio a frutti tropicali un tempo impensabili a queste latitudini.
La terra promessa di Evelina Santangelo
Lampedusa è un avamposto europeo sulla placca tettonica africana, terra di sbarchi che molti vorrebbero nascondere. Gli sforzi per dare un nome ai migranti che muoiono in mare sono un tentativo di opporsi alla marginalità che accomuna chi arriva e chi accoglie.
Lo strano caso del polo petrolchimico di Siracusa di Fabio Lo Verso
Lungo il litorale a nord di Siracusa si raffina un quarto del carburante italiano. Regno dei paradossi, gli abitanti si ritrovano vittime di un disastro ambientale che continua da settant’anni e complici del suo occultamento, nel timore di allontanare i turisti.
Alla ricerca del cemento mai perduto di Veronica Caprino e Claudia Durastanti
La Sicilia è la capitale di una specialità italiana, le opere incompiute, intreccio di mille vizi e malaffari nostrani. Perennemente in attesa di una «svolta» che riapra i cantieri, spesso diventano opere di land art involontaria.
I custodi del tempio di Stefania Auci
La scrittrice trapanese dialoga con Luigi Biondo, direttore del parco archeologico di Segesta, sulla sovrapposizione di culture che caratterizza la Sicilia e su come valorizzare il patrimonio storico e artistico dell’isola.
Non ci volevo venire di Vanessa Ambrosecchio
Nel 2001, la burocrazia ministeriale assegna la giovane insegnante Vanessa Ambrosecchio a una scuola media che neanche ha un nome, nella borgata marinara dell’Arenella. È l’inizio di un viaggio di scoperta di una parte di Palermo segnata dall’abbandono delle attività economiche e industriali.
Una storia di violenza di Viola Di Grado
Vessata dal bullismo negli anni della scuola, la scrittrice catanese riflette sui modi in cui la violenza subita durante l’adolescenza interagisce, nella sua memoria, con la lingua locale e il paesaggio.
Visioni siciliane di Costanza Quatriglio
Come raccontare un luogo in cui «la realtà supera la fantasia»? La regista palermitana Costanza Quatriglio ripercorre la produzione televisiva siciliana degli ultimi vent’anni, per capire da dove nasce l’immaginario collettivo.