Iperborea torna in libreria con un nuovo libro dal titolo Sulle strade di mio padre di José Henrique Bortoluci, con la traduzione di Vincenzo Barca. Il libro è un viaggio nella foresta dell’Amazzonia e dunque in uno dei più bei paesi dell’America Latina, ovvero il Brasile. José Henrique Bortoluci racconta la storia della propria vita ma anche quella di suo padre, il quale per lavoro è stato spesso lontano dalla vita famigliare. Uno splendido viaggio che racconta il legame di padre e figlio con note di gratitudine per chi ha sempre lavorato duro per garantire un futuro e una vita migliore, ma si tratta anche di un viaggio di dolore per i grandi ostacoli della vita, come la malattia. Scopri la trama nel prossimo paragrafo!
Sulle strade di mio padre di J. H. Bortoluci, editore Iperborea: la trama
Senza ulteriori indugi, è il momento di scoprire la trama del libro di debutto di J. H. Bortoluci!
Un debutto letterario diventato da subito un successo internazionale, già in corso di pubblicazione in dieci paesi: un memoir di viaggio e avventura nella foresta amazzonica che mette al centro il rapporto speciale tra un figlio accademico e un padre camionista in pensione.
«Tanto lavoro e pochi soldi, non c’era tempo per disfare nessuna tela: in questa storia non ci sono Ulissi né Penelopi.» Una madre sarta che resta a casa con i figli, un padre camionista che deve lasciarli per settimane. È la famiglia di José Henrique Bortoluci, Telemaco brasiliano che si confronta con il padre Didi, viaggiatore di mestiere, per capirne il mondo e sciogliere l’enigma di un uomo che gli è sempre sfuggito.
Tra i due le distanze sembrano incolmabili, quella tra un pensionato dopo settant’anni di duro lavoro e un giovane che insegna all’università – primo della famiglia che ha potuto studiare – ma anche tra il Brasile degli anni Settanta, una terra selvaggia che la giunta militare vuole colonizzare, e quello di oggi, un paese ferito. Del mondo di Didi restano solo le storie: le fughe dai banditi e dalla polizia per salvare carico e compenso nell’«inferno verde» dell’Amazzonia, le traversate dei fiumi su guadi improvvisati, gli sterrati del cerrado dove il camion può essere inghiottito da un formicaio, i viaggi notturni in cui bisogna guardarsi dall’arrivo degli ufo. Insieme a lui, i suoi colleghi della strada, cachaça in mano e pelle scottata, che il lavoro logorante ha reso ingranaggi inconsapevoli nella macchina dello sviluppo brasiliano, pedine di un capitalismo predatorio che abbatte le foreste e spoglia i territori e che diventa metafora del cancro, la malattia diagnosticata di recente a Didi. Sulle strade di mio padre è una testimonianza toccante e delicata di amore filiale, un’indagine rigorosa sulle vene aperte del più importante paese dell’America Latina attraverso la storia avventurosa di un uomo comune che lascia al figlio un paese sconvolto e una vita migliore.
Chi è José Henrique Bortoluci?
José Henrique Bortoluci è nato a Jaú, nello stato di São Paolo in Brasile, nel 1984. Ha conseguito una laurea in Relazioni internazionali e un Master in Storia sociale presso l’Università di San Paolo, nonché un dottorato in Sociologia presso l’Università del Michigan, dove ha insegnato ed è stato borsista Fulbright.
È professore di Sociologia presso la Fundação Getúlio Vargas di San Paolo dal 2015, dove le sue lezioni e ricerche vertono sulla politica brasiliana, la teoria sociale, la democrazia e i movimenti sociali. Sulle strade di mio padre (O que é meu, 2023) è il suo primo romanzo: in Italia è pubblicato da Iperborea, nella traduzione di Vincenzo Barca, in occasione di Incroci di civiltà, nonché il Festival Internazionale della Letteratura a Venezia.