Caro iCrewer, buon anno! Ho deciso di inaugurare le pagine bianche del 2021 con la segnalazione di un libro dedicato agli intrighi che si celano dietro alle storie di grandi personaggi della musica: Rock is dead. Il libro nero sui misteri della musica, uscito sul finire del 2020 per Il Castello editore e scritto da F.T. Sandman a quatto mani con Epìsch Porzioni.
Ancora una volta un libro che concentra la sua attenzione e le sue trame sui grandi miti del rock, sulle loro morti avvolte dal mistero e sulle loro vite sregolate che li hanno resi davvero immortali. Ma non solo, perché nelle oltre quattrocento pagine che compongono questa nuova edizione aggiornata del libro, oltre a quelle dei miti del rock, si affrontano le storie di musicisti di ogni genere apparentemente per nulla collegati tra loro. Ci troviamo così catapultati nei retroscena di morti illustri come quelle di Paganini, John Lennon, Bob Marley e chi più ne ha più ne metta.
Rock is dead. Il libro nero sui misteri della musica
Se leggi i miei articoli da tempo, affezionato lettore, saprai che quello della musica è un mondo che mi appassiona parecchio. Che sono solito consigliarti, o per lo meno segnalarti, l’uscita di libri che la abbracciano a tutto tondo e, spesso e volentieri, coinvolgerti in aneddoti o esperienze personali che in qualche modo riesco sempre a legare al tema trattato nel libro.
Rock is dead. Il libro nero sui misteri della musica si presenta sicuramente come una di quelle letture adatte a me, e, di conseguenza, a tutti i lettori che amano le note e le chitarre distorte. A tutti quelli che sono ammaliati dalle grandi icone del rock e a tutti quelli che sono cresciuti a suon di canzoni e concerti.
Leggere nella sinossi, e in vari articoli che parlano di questo libro, nomi come Jim Morrison, Dolores O’Riordan, Kurt Cobain e Michael Jackson mi ha fatto davvero drizzare le antenne. Perché è così. Perché mi affascina la possibilità di leggere e scoprire come sono andate veramente le cose. O almeno, credo senza la pretesa di possedere la verità, mi affascinano questi libri in cui sono riportate le varie teorie, a volte anche complottiste, che aiutano incredibilmente a rendere questi personaggi dei miti e immortali.
Se sei appassionato di questo genere non puoi restare indifferente davanti all’ipotesi che Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, non si sia sparato ma sia stato ucciso. Non puoi rimanere indifferente davanti all’idea che Elvis Presley non sia davvero morto, oppure che lo stesso Re lucertola, il leader carismatico dei Doors, non sia realmente deceduto in quella vasca da bagno a Parigi.
Più che per conoscere la verità, più che per indagare, amo questi libri che raccolgono diverse testimonianze e diverse ipotesi, perché leggere queste storie e questi misteri, è come aggiungere un tassello importante alla produzione artistica e alla biografia di questi artisti. Un plus che ai miei occhi sottolinea la loro grande produzione musicale.
Il libro disponibile in libreria dal mese di novembre 2020
Rock is dead. Il libro nero sui misteri della musica però non si limita a raccontare e analizzare storie famose, già di comune dominio popolare, ma si addentra anche nelle curiosità legate ad artisti poco conosciuti le cui storie sono davvero affascinanti.
C’è un altro aspetto che mi affascina legato all’uscita di questo libro: il percorso svolto fin qui. Come detto questa è una nuova edizione aggiornata, rispetto alla prima uscita nel 2017, con nuove storie, ma Rock is dead. Il libro nero sui misteri della musica è anche, nel tempo, diventato un programma radiofonico di discreto successo in onda su Radio Popolare.
Un programma condotto dai due autori del libro che, tenendo fede alla linea scelta per le pagine riempite di inchiostro, racconta e sviluppa particolari legati alla vita e alla morte delle grandi icone della musica, alternandoli con quelli di personaggi molto meno noti.
Gli autori, come già detto, sono F. T. Sandman, alias di Federico Traversa, scrittore e conduttore radiofonico e Episch Porzioni, già autore di diversi libri dedicati alle icone del rock.
E allora anche per questo nuovo anno… Buona lettura!
E lunga vita al rock’n’roll!