In Lucio Fontana spiegato a mia nonna. Perché i tagli sono opere d’arte, Davide Uria ci accompagna in un viaggio attraverso l’arte contemporanea, raccontandola in modo semplice e accessibile a tutti.
Quante volte ci siamo imbattuti in un’opera d’arte di cui non riuscivamo a cogliere il vero significato? Quante volte ci siamo chiesti o sentito chiedere se un quadro fosse un’opera d’arte o se si fosse solamente rotta la tela?
Lucio Fontana spiegato a mia nonna: di cosa parla
Davide Uria, insegnante di disegno e storia dell’arte presso l’Università della Terza Età di Trani, sa bene quanto l’arte contemporanea possa risultare incomprensibile ai non addetti ai lavori, a chi non se ne è mai interessato o appassionato, o chi non l’ha mai studiata. Da qui l’idea di dare vita a Lucio Fontana spiegato a mia nonna: perché i tagli sono opere d’arte: un racconto per spiegare i misteri e le provocazioni dell’arte contemporanea con un linguaggio semplice, accessibile e alla portata di tutti. Per farlo si fa aiutare dalla figura della nonna come lettore e ascoltatore ideale in questa esplorazione dei concetti più complessi nel campo dell’arte.
Mi è venuta l’idea di costruire una storia attorno ai miei insegnamenti, immaginando di raccontare Fontana a mia nonna, una persona pragmatica e lontana dal mondo dell’arte moderna
In una serie di dialoghi immaginari con una nonna pragmatica e scettica sul reale significato di un “buco da riparare”, Uria ci accompagna in un viaggio illuminante sulla profondità dell’arte contemporanea, svelandone misteri e significati. L’ironia è il tema portante di Lucio Fontana spiegato a mia nonna e fa da ponte tra il difficile mondo dell’arte e il lettore comune.
Lucio Fontana, artista italo-argentino padre del movimento spazialista, è forse colui che ha attirato sulle sue opere numerose polemiche per i suoi celebri “buchi” e “tagli”, ma qui è solo il punto di partenza per Uria per un’esplorazione più ampia, che attraversa l’intero panorama dell’arte contemporanea, con riferimenti a movimenti artistici del passato, dall’arte classica a quella moderna. Dai colori monocromatici alla ricerca dello spazio e dell’infinito, Davide Uria analizza i principali concetti artistici e li spiega con ironia e leggerezza.
Lucio Fontana spiegato a mia nonna: perché i tagli sono opere d’arte è un’opera ironica e semplice, ma fornisce una riflessione profonda sull’arte, sul suo reale significato ed è un invito a non fermarsi alle apparenze e disapprovarla considerandola superficiale. Invita, invece, ad avvicinarsi con un altro approccio, ad andare oltre per meglio comprendere la complessità di un’opera d’arte, ciò che significa e ciò che vuole esprimere. Così che i tagli non sono danni accidentali alla tela, ma aperture verso l’infinito, aprono lo spazio verso nuove dimensioni e possibilità interpretative. Così come opere che possono sembrare banali, in realtà, racchiudono una riflessione profonda e hanno un valore rivoluzionario per l’artista e la società.
Chi è Davide Uria
Davide Uria è l’autore di Lucio Fontana spiegato a mia nonna: perché i tagli sono opere d’arte. Nato a Trani nel 1987, si è laureato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Scrittore e illustratore, nel 2017 ha pubblicato Trame d’assenza, la sua prima silloge poetica (Augh! Edizioni) e nel 2020 Panacea. Al di là dell’abisso, (segnalato da Artribune tra le pubblicazioni più interessanti di maggio 2020).
Le sue poesie sono apparse su Rai Poesia, Il Visionario, Yawp, Leggere Poesia, Frequenze Poetiche, La Repubblica e tradotte in spagnolo sulla rivista Peruviana Kametsa.
Ha lavorato nel campo della comunicazione culturale collaborando con il MART di Rovereto, uno dei musei d’arte contemporanea più prestigiosi d’Italia. Successivamente, ha ricoperto il ruolo di cultore della materia presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, dove ha curato eventi artistici e culturali, mostre e workshop dedicati alla comunicazione in ambito culturale.
La sua versatilità gli ha permesso di spaziare tra diversi linguaggi artistici, dal visivo al letterario, sempre con uno stile che unisce profondità e leggerezza, riflessione e ironia.