Buongiorno iCrewer! Come va con le nuove letture? Hai bisogno di qualche dritta? Ecco, allora, le nuove uscite della collana Io Me Lo Leggo, facente parte della grande famiglia di PubMe, insieme a moltissimi altri generi (dal fantasy, all’erotico ai saggi).
Io Me Lo Leggo è specializzata soprattutto in testi di carattere storico, con personaggi e ambientazioni che navigano mari a noi ormai sconosciuti. Romanzi che ci riportano in un passato che può essere più lontano – come quello della prima opera, Beati i poveri di spirito di Matteo Bagnani – o più recente, un esempio è Il mormorio del Piave, di Irene Milani.
Libri che, in un modo molto più leggero e coinvolgente di quanto potranno mai fare le figure scolastiche (per motivi di ruolo e di tempistiche), ci aiutano ad approcciarci e a conoscere gli anni e i secoli che hanno preceduto i momenti che stiamo vivendo ora. Perché si sa, il presente è figlio del passato. E quale modo migliore di incontrare e ritrovare i bei tempi andati, se non leggendo una storia appassionante e avvincente?
Scopriamo ora quali sono queste nuove opere!
Io Me Lo Leggo: Beati i poveri di spirito, di Matteo Bagnani
Pubblicato da Io Me Lo Leggo pochi giorni fa, il 14 settembre, il lavoro di Bagnani racconta una storia complessa, in cui le battaglie non mancano. Si tratta di centocinquantatré pagine di intrighi e macchinazioni.
Siamo nella campagna mantovana, negli ultimi anni del Regno Lombardo-Veneto.
Il Grande Fiume è un confine, una risorsa e, insieme, una maledizione a cui non si può sfuggire. Quando un oscuro funzionario di un Impero ormai agli sgoccioli si sente beffato e reagisce, la tragedia è dietro l’angolo.
Invano parroci, patrioti ed avvocati si opporranno agli avvenimenti. Invano daranno fondo ognuno alla propria arte per cercare di bloccare un meccanismo che nessuno riesce se non a rallentare e che continuerà a macinare sorti, vite e speranze, insensibile e inarrestabile come la corrente del fiume.
Il mormorio del Piave, di Irene Milani per Io Me Lo Leggo
Uscito il anch’esso il medesimo giorno, anche Il mormorio del Piave ha per protagonista un fiume, anche se il secolo è quello scorso, e la battaglia narrata la Prima Guerra Mondiale. Dipanata per un centinaio di pagine, quella di Irene Milani è una storia che vuole far riflettere, vuole mettere in luce come ci siano sempre diversi snodi di lettura di uno stesso evento. Nulla è mai uniforme e granitico, e questo racconto ne è la prova.
Insolita e interessante è la forma in cui questa narrazione si presenta. Si tratta, infatti, di un romanzo epistolare. Che ne pensi? Ti piace questo genere di opera?
Aldo e Agnese, due giovani vissuti al tempo della grande guerra.
Ad accomunarli Palazzo Durini, Milano, che lui frequenta perché amico del nipote della prestigiosa famiglia; lei perché da sempre al servizio come cameriera.
Un amore, il loro, che la società di allora non è pronta ad accettare.
Attraverso la loro voce il lettore ripercorre gli anni che vanno dal 1913, quando il conflitto non è ancora immaginabile, alla battaglia di Vittorio Veneto. Una narrazione che alterna il punto di vista privilegiato di lui a quello di lei, che incarna la voce della gente comune.