In libreria dal 19 marzo, il volume Leggere gli alberi di Tristan Gooley, per la collana Altrecose, edito da Iperborea. Un libro che insegna a conoscere gli alberi per imparare un nuovo modo di guardare il mondo intorno a sé e affinare lo spirito di osservazione verso la natura che ci circonda. Isaia Invernizzi scrive nella prefazione che questo libro non è un testo per specialisti e afferma che: «non impone una conoscenza enciclopedica e non parla di scienza alla maniera degli scienziati». Entusiasta la recensione di Peter Gibbs, Bbc:” Leggere gli alberi è stata una bellissima scoperta. Credevo di conoscere la foresta dietro casa, ma adesso la guardo con occhi diversi, e con una comprensione molto più profonda”.
Leggere gli alberi di Tristan Gooley: la trama

Gli alberi lasciano sempre tracce che permettono di capire il passato e in un certo senso di prevedere il futuro. Basta osservare e farsi le domande giuste. Perché alcuni alberi sono più alti di altri? Quanto influiscono sulla crescita il sole, il vento, la pioggia? In che modo le radici si adattano al terreno umido? Perché la corteccia è più spessa da un lato? Gli alberi, scrive Gooley, definito lo Sherlock Holmes del mondo naturale: «non vedono l’ora di raccontarci tantissime cose».
Leggere gli alberi non è solo un manuale che descrive forme di rami, tronchi e foglie, ma è anche e soprattutto un invito a osservare meglio aspetti dell’ambiente che ci circonda che spesso diamo per scontati e a capire cosa possono insegnarci gli alberi sui posti che ci capita di attraversare e osservare. Con la grazia di un naturalista d’altri tempi, capace di mescolare scienza e letteratura, prove empiriche e simboli, lo scrittore insegna un metodo per guardare gli alberi che ci circondano che non è soltanto una bussola per orientarsi in un bosco, ma una proposta di trattare diversamente una parte del nostro tempo e delle nostre attenzioni.
Breve biografia dell’autore
Tristan Gooley è uno scrittore britannico nato nel 1973. Ha conseguito una laurea in storia e politica (1996) presso l’Università di Newcastle ed è diventato famoso per il suo metodo di orientamento naturale. Scalò il Kilimangiaro durante l’adolescenza, e all’età di 19 anni, trascorse tre giorni perso sulle pendici del Gunung Rinjani, un vulcano attivo in Indonesia. E’ membro del Royal Geographical Society, ed è l’unica persona vivente ad aver attraversato l’Atlantico completamente da solo sia in volo che per mare. I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo.
Il suo sito ufficiale è www.naturalnavigator.com