Sono tante le novità in libreria proposte dalla casa editrice il Mulino per il mese di marzo.
Da sempre l’offerta di questa realtà editoriale è ampia e variegata, si presenta al lettore un catalogo di opere di ampio raggio arricchite dalle nuove uscite previste per il prossimo mese. Andiamo a scoprirle insieme!
Le emissioni segrete di Giovanna Sissa, edito Il Mulino
Per una transizione digitale davvero ecologica.
L’ottava solitudine di Antonino Pennisi
Essere soli con sé stessi: il linguaggio interiore e la sopravvivenza quotidiana.
Il Santo Graal di Matthias Egeler
La ricerca del Santo Graal affonda le sue radici nella letteratura medievale del ciclo di Artù, un tema che continua a esercitare un fascino duraturo e che ritroviamo persino nella saga cinematografica di Indiana Jones. In questo affascinante racconto, l’autore segue le tracce di un oggetto intriso di profondo desiderio religioso e simbolico, che ha attraversato epoche e culture.
Ogni era ha dato forma al suo Graal, attribuendogli significati e interpretazioni differenti. In Robert de Boron, ad esempio, il Graal è il calice dell’Ultima Cena, simbolo di purificazione e redenzione. Per Wolfram von Eschenbach, invece, è una pietra magica che prelude al banchetto del regno dei cieli, ricca di mistero e potere.
Persino nel XIX e XX secolo, il Graal ha continuato a esercitare il suo fascino, ispirando opere come il Lohengrin e il Parsifal di Richard Wagner, che persino hanno influenzato il pensiero dei nazisti, desiderosi di appropriarsi di miti e leggende per i propri fini. Tuttavia, la storia del Graal non si esaurisce nel passato, continuando a lasciare tracce nella cultura pop internazionale e nelle forme di religiosità neopagana del nostro tempo.
Questo enigmatico oggetto, con le sue molteplici interpretazioni e significati, continua a stimolare la nostra immaginazione e a offrire spunti di riflessione sulla natura umana e sulle sue aspirazioni più profonde.
La Grecia micenea di Sigrid Deger-Jalkotzy, Dieter Hertel
Un libro che svela i segreti di Micene.
Quando Heinrich Schliemann diede il via ai suoi scavi a Micene, non solo aprì un nuovo capitolo nella storia culturale europea, ma anche rivelò al mondo un’affascinante realtà nascosta fino ad allora. Prima di quegli scavi, nessuno sospettava che, molto prima dell’antichità classica, in Grecia fossero state erette monumentali città-fortezza, come quella di Micene, e che fossero state create opere d’arte di straordinaria qualità e complessità estetica e tecnica.
Chi potrebbe dimenticare la magnifica Maschera di Agamennone, un’icona della cultura micenea che ha catturato l’immaginazione di generazioni? Gli scavi di Schliemann e successivamente di altri archeologi hanno rivelato la grandezza e la sofisticatezza della civiltà micenea, che non solo ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte e nell’architettura, ma ha anche intrattenuto relazioni diplomatiche con le corti delle antiche civiltà più avanzate del tempo.
In questo volume, due studiosi di fama internazionale ci guidano attraverso la storia e l’archeologia della leggendaria Micene e della cultura micenea nel complesso. Attraverso le loro analisi e scoperte, ci immergiamo nelle profondità di un’epoca affascinante, scoprendo le meraviglie di un mondo antico che ha contribuito in modo significativo alla nostra comprensione della storia e della civiltà europea.
Sigrid Deger-Jalkotzy è una studiosa austriaca specializzata nella cultura micenea e nell’età del bronzo nell’area egeo-anatolica.
Dieter Hertel è un archeologo tedesco noto per il suo lavoro sull’antica Grecia, in particolare sulla civiltà micenea e la cultura dell’età del bronzo.