In libreria, dal 14 ottobre, in formato cartaceo e Ebook, il romanzo Viola dell’autrice Marina Cuollo, edito da Fandango Libri. Dopo aver spiegato che anche i disabili hanno relazioni sessuali, la scrittrice con questa nuova storia affronta in maniera diretta e divertente, a tratti con romanticismo, la vita di Viola, una ragazza disabile che ha voglia di libertà, indipendenza e amore.
Vediamo insieme la trama del libro!
La trama di Viola
Viola, generazione millennial, è una biologa napoletana e una testarda certificata, che tra le altre cose è anche disabile. I suoi genitori, iperprotettivi e terrorizzati che alla loro “piccolina” possa succedere qualcosa, non si sognano minimamente che possa avere una vita indipendente, figurarsi una relazione.
Ma Viola un ragazzo ce l’ha, anche se da poco. L’ha conosciuto online, e lo sta frequentando di nascosto, grazie alla complicità della sua migliore amica, Federica, che le fa da copertura e racconta un sacco di bugie per coprirla. Quando però i suoi genitori concedono al fratello minore di andare a vivere da solo, Viola per ripicca decide di presentare il suo ragazzo in famiglia.
Fa “la rivelazione” e lo porta a casa, di punto in bianco, senza avvertire nessuno. Dopo un primo shock, i genitori si adeguano alla novità, si adeguano fin troppo… Ed è a questo punto che Viola imparerà che bisogna stare attentissimi nell’esprimere i desideri e che voler essere simile agli altri è solo un modo per nascondere che non ci si crede all’altezza del mondo intorno a noi.
Marina Cuollo con Viola scrive una romcom che rompe gli schemi, in cui gli ingredienti classici di amore, sesso e amicizia sono miscelati in un cocktail di pura ironia, che prende a picconate le relazioni, tutte.
Conosciamo Marina Cuollo
Mi chiamo Marina Cuollo, sono Napoletana, cinica, spietata, simpaticissima.
Non necessariamente in quest’ordine e non per tutti.
Marina Cuollo è nata a Napoli nel 1981.
È laureata in Scienze biologiche e Dottore di ricerca in processi biologici e biomolecole.
Napoletana nel sangue e nell’anima, ama definirsi una scribacchina molesta perché le etichette non le sono mai piaciute. Quelle seriose poi, ancora meno.
Scrittrice, speaker radiofonica, autrice di podcast e content creator, scrive perché non può farne a meno. Ma scrivere non è solo una passione: è più che altro un’appendice del suo fanatismo per la lettura. Tipo un effetto collaterale.
Attualmente collabora con diverse testate, ha una rubrica su Vanity Fair, e attraverso i social si occupa di discriminazioni, pregiudizi, e rappresentazione della disabilità in ambito mediale.
A Disabilandia si tromba è il suo libro d’esordio, edito da Sperling & Kupfer, e ha partecipato al saggio Anche questo è femminismo, edito da Edizioni Tlon.
Viola, edito da Fandango, è il suo primo romanzo.
Anche io scrivo di quello che so, che per una persona con disabilità non significa che tale sapere si esaurisca con la dimensione corporea della propria vita. Da quando mi sono resa conto che le parole sono il mio mezzo espressivo ho scritto di tanti argomenti: femminismo, questioni di genere, diritti umani, intrattenimento, rappresentazione e sì, anche di disabilità.