Uscirà il prossimo 20 maggio un nuovo libro dal titolo Roberto Baggio. Il Divin Codino – La storia di un campione dentro e fuori dal campo; l’ennesimo progetto editoriale dedicato al giocatore italiano più forte di tutti i tempi. Uscirà per Newton Compton Editore e avrà la firma di Claudio Moretti, noto scrittore di libri dedicati al calcio e in generale allo sport, oltre che storico autore del programma televisivo Sfide, un appuntamento che per me è sempre stato immancabile.
Un nuovo libro su Roberto Baggio, dunque, a testimonianza di un amore incondizionato verso questo giocatore che ha dipinto la storia del calcio italiano, lasciando un segno che anche a distanza di anni – è quasi vent’anni che non gioca più – fatica a tramontare.
Il nuovo libro su Baggio di Claudio Moretti
Più volte, nella mia ormai biennale storia con libri.iCrewplay, ho incrociato testi dedicati al Divin Codino, o situazioni che mi hanno portato a dover fare il suo nome; in tutte le occasioni ho sempre espresso la mia ammirazione per quello che è stato il mio primo vero idolo sportivo, e forse anche qualcosa di più.
Nel 1993, l’anno del pallone d’oro con la maglia della Juventus, io avevo solo quattordici anni e la mia cameretta era tappezzata di poster inneggianti al suo nome. In realtà, come ho scritto nell’articolo dedicato agli anni ’90 , Baggio dominava dentro le ante degli armadi, perché un altare come quello che avevo davvero creato non meritava di essere condiviso con chiunque entrasse nel mio regno. Follia completa 🙂
In questo nuovo libro su Baggio si ripercorre quella che è stata la sua straordinaria carriera, partendo dall’esordio a soli sedici anni nel campionato di serie C – oggi Lega Pro – fino ad arrivare all’ultima partita disputata con la maglia del Brescia nel 2004. Me lo ricordo ancora bene quel giorno, avverto ancora la sensazione di tristezza che ho provato.
Nella sinossi si fa cenno ai versi della canzone di Cesare Cremonini “da quando Baggio non gioca più… non è più domenica” e in un certo senso è vero. Quando i nostri idoli e i grandi campioni smettono si avverte sempre la sensazione che qualcosa di noi è finito. Passato. Se poi i campioni in questione sono del calibro di Roberto Baggio, il vuoto viene amplificato.
Del resto gli atleti, attraverso le loro imprese e i loro gesti sportivi, regalano a noi tifosi emozioni, e quando queste sensazioni vengono meno causano un forte dispiacere.
A mio avviso quando si nomina Baggio, si fa il nome di un personaggio che fa parte della storia dell’arte italiana. I suoi colpi di classe, con le dovute proporzioni, stanno al calcio come un dipinto di Raffaello sta all’arte. Giusto per citare il soprannome che gli aveva affidato l’avvocato Agnelli.
Se un appassionato di pittura va a vedere dipinti dei grandi del Rinascimento, è giusto che un appassionato di calcio vada a guardarsi i gol che il Codino ha fatto in giro per i campi più importanti d’Italia e del mondo.
Oppure ne legga la storia, con la curiosità di scoprire ogni volta un aneddoto nuovo.
Una carriera straordinaria che lo ha visto protagonista con le maglie di Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna, Inter e Brescia, rendendolo un campione amato da tutti.
Anche per le sue prestazione di altissimo livello con la maglia della nazionale. Roberto Baggio è stato un patrimonio del calcio italiano e nessuno mai ha legato il suo nome a quello di una maglia di club specifica. Un calciatore trasversale che ha unito tutte le tifoserie d’Italia.
Un giocatore che è riuscito anche nell’impresa di rendere un rigore sbagliato durante una finale dei mondiali una icona legata a questo meraviglioso gioco che è il calcio. Errore che tutti gli abbiamo perdonato all’istante, anche perché in quel mondiale del 1994 Baggio si è rivelato in tutto il suo massimo splendore trascinando la nazionale fino alla finale.
Novità della settimana Newton Compton Editore
Non c’è solo il libro dedicato a Roberto Baggio tra le novità della settimana in casa Newton Compton; ti segnalo infatti altri due romanzi molto diversi tra loro.
Il primo è un romanzo storico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale dal titolo Il ladro di orfani e scritto da Glynis Peters con traduzione di Valentina Cabras.
Può l’amore fiorire tra le rovine? Un bestseller internazionale Mentre le bombe di Hitler piovono sull’Inghilterra provata dalla guerra e assediata dal nemico, Ruby Shadwell subisce una perdita devastante: tutta la sua famiglia viene uccisa durante il blitz di Coventry.
Sola e con la città nel caos, Ruby è però determinata a sopravvivere. Non intende arrendersi senza lottare.
Ed è un incontro fortuito con un monello di strada, il piccolo Tommy, a fornirle l’occasione di cui ha bisogno. Lei ancora non lo sa, ma la sua vita sta per cambiare.
Non solo grazie a Tommy, ma anche per merito del sergente canadese Jean-Paul Clayton. Jean-Paul è affascinato dalla determinazione di Ruby e dal suo carattere indomito e vuole aiutarla, ma lei ha paura di aprirgli il suo cuore: non potrebbe sopportare un’altra perdita.
Può l’amore fiorire tra le rovine? O la guerra porterà via con sé anche l’ultima possibilità che Ruby ha per essere felice? Quando tutto sembra perduto la speranza sopravvive e l’amore fiorisce tra le macerie.
Il secondo, invece, è un thriller ambientato nella Milano del boom economico scritto da Matteo Di Giulio: La stanza dei tre cadaveri. Un romanzo che ha già avuto molti consensi da parte della critica del settore.
Milano, 1963. Durante i lavori di demolizione di un edificio in periferia, Mario De Luca, capocantiere napoletano emigrato da pochi mesi al Nord, rinviene in un vano murato le ossa di tre cadaveri.
Le prime indagini, svolte pigramente dalla polizia, non portano ad alcun risultato e il magistrato incaricato vorrebbe soltanto chiudere in fretta la pratica per potersi dedicare a casi più importanti ai fini della sua carriera.
Spinto dal desiderio di fare giustizia, Mario decide di indagare per conto proprio, con l’aiuto di Grazia, la segretaria di un notaio che gli fornisce preziosi documenti d’archivio.
Nel corso della sua ricerca, De Luca si trova ben presto a scontrarsi con i poteri forti della città, poco felici che qualcuno voglia riportare alla luce una storia scomoda che risale a vent’anni prima, ai tempi del Fascismo e della guerra.
Quale verità oscura si nasconde dietro i tre cadaveri misteriosi?
Con questi tre spunti di lettura mi auguro di essere riuscito a stuzzicare la tua sete di pagine di leggere.
Io, come avrai capito, mi butterò su Roberto Baggio. Glielo devo.