Mi pareva di avere due teste, due cervelli, come certi granchi che si nascondono sotto le pietre.
La frase che hai appena letto è di Leonardo Sinisgalli: le parole due teste e due cervelli inquadrano bene una personalità divisa tra la razionalità che viene dalla passione per la matematica e il sentimento, l’emozione che viene dalla passione per la poesia. Mi sembrava di avere due teste e due cervelli, sono proprio le parole che usa per definire se stesso.
Nato a Montemurro (Potenza) nel 1908, Leonardo Rocco Antonio Maria Sinisgalli, più semplicemente Leonardo Sinisgalli, trascorse l’infanzia in una Lucania arcaica e mitologica, gli studi in collegio rivelano la vocazione per i numeri e quella per le parole, ambivalenza che si trascinerà dietro per tutta la vita. Laureatosi in ingegneria ma con la passione per i versi fu anche narratore, saggista, critico d‘arte, traduttore, art director, autore di documentari, programmi radiofonici e disegnatore. Negli anni del miracolo economico italiano fu responsabile pubblicitario di importanti aziende come Olivetti, Alfa Romeo, Pirelli, Eni, Alitalia ma non tralasciò mai la poesia e la letteratura: una personalità eclettica, visionaria e geniale che visse più vite in una sola, dedicandosi a svariate passioni in antitesi (ma neanche tanto) fra loro. È ricordato, infatti, come il poeta ingegnere o il poeta delle due muse: in tutte le sue opere la cultura umanistica e quella scientifica convivono e si coniugano, si incontrano ed interagiscono.
Con Leonardo Sinisgalli tradizione culturale e sviluppo tecnologico si incontrano. Ed è un binomio che ha al centro l’uomo.
Tutta la sua opera è la massima espressione di questo variegato modo di essere: saggi, pensieri, lettere, dialoghi, scritti autobiografici, spunti letterari che spaziano dalla matematica alla poesia, dall’architettura alla filosofia, dal design alla fisica, dall’artigianato alla tecnica. Una produzione che merita di essere rivalutata ed attenzionata ed è proprio quello che hanno fatto le edizioni Mondadori con la collana dedicata agli Oscar.
Dopo l’uscita del Furor Mathematicus lo scorso 8 Ottobre, tornano in libreria da oggi 14 Gennaio anche i Racconti di Leonardo Sinisgalli (con l’introduzione di Silvio Ramat), per la collana Oscar Moderni Mondadori: uno spaccato autobiografico inserito in quel mondo che lo ha visto nascere, crescere e maturare come uomo e come letterato/scienziato. Dall’infanzia, agli anni di collegio, alle amicizie con artisti e letterati, dalla passione per la matematica a quella per la poesia, dalle avventure amorose a quelle militari, Racconti raccoglie in un unico volume tre raccolte pubblicate in anni diversi: Fiori pari fiori dispari nel 1945, Belliboschi nel 1948 e Un disegno di Scipione e altri racconti nel 1975.
Morto a Roma nel 1981, Leonardo Sinisgalli, non è forse celebrato e ricordato come si meriterebbe, sebbene sia a lui intitolata una fondazione che si occupa di curarne la memoria e l’opera. Un autore da scoprire o da approfondire, una delle tante menti geniali che questo nostro Paese genera e produce ma che forse, non valuta come dovrebbe.