Con la fine di febbraio in arrivo ecco due nuove uscite in libreria firmate 66tha2nd di sicuro interesse. Il primo è Sdraiati in Affari di Alain Mabanckou, il nuovo irriverente romanzo dello scrittore congolese. Il secondo è Sad Girl di Sara Marzullo, un’opera per decostruire il mito monetizzabile della ragazza triste.
Sdraiati in Affari di Alain Mabanckou (66tha2nd)
Questo romanzo è un ritorno per lo scrittore congolese al filone picaresco, dopo i precedenti successi nel genere quali Pezzi di Vetro e Memorie di un Porcospino. L’ironia del testo diventa un modo per denunciare i tanti problemi di gestione del suo paese da parte dei politici e della classe dei privilegiati.
Il libro, tradotto in italiano da Marco Lapenna, è quindi un’opera politica e visionaria, con chiari intenti satirici, con incursioni narrative perfino nel regno dei morti.
La trama di Sdraiati in Affari
La storia si dipana a Pointe-Noire, nella Repubblica del Congo. Liwa Ekimakinga sta celebrando in una discoteca la ricorrenza del giorno dell’indipendenza, e lì incrocia lo sguardo con una ragazza speciale.
Qualche giorno dopo Liwa fa una scoperta scioccante: si è risvegliato accanto alla sua lapide, situata nel cimitero dei poveri.
Da lì tutta una serie di flashback che ricostruiscono la vita terrena di Liwa che lo ha condotto fino a quel luogo paradossale.
Chi è Alain Mabanckou
Alain Mabanckou è nato a Pointe-Noire nel 1966. Dopo gli studi, si è trasferito in Francia nel 1989. Autore di fama mondiale, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Prix Renaudot, il Prix Georges Brassens e il Grand Prix de Littérature Henri Gal conferitogli dall’Académie française. Nel 2015 è stato finalista al Man Booker International Prize ed è entrato nella cinquina del premio Strega Europeo con Pezzi di vetro.
Sad Girl di Sara Marzullo
Sad Girl, la ragazza come teoria di Sara Marzullo si pone come obiettivo quello di decostruire il mito monetizzabile della ragazza triste, con una critica alla società che tratta Baby come tale, privandola di soggettività e indipendenza.
La trama di Sad Girl di Sara Marzullo
Sara Marzullo ripensa a quando aveva 20 anni, e viveva un periodo di forte melanconia, fino a far diventare la melanconia stessa una parte fondante della sua identità. Era una sad girl.
La Sara Marzullo di oggi indaga invece su quali meccanismi ci siano dietro l’interesse culturale verso le giovani ragazze. Il tutto con una critica agli stereotipi femminili delle pop star, del capitale sessuale, dell’industria della prima persona e del lavoro culturale, che modellano il pensiero delle ragazze relegandole a un mero ruolo passivo nelle loro vite.
Ruolo passivo che può emergere in particolare nell’arte e il sesso, ambiti i quali, secondo l’autrice, sono radicalmente legati al capitalismo.
Chi è Sara Marzullo
Sara Marzullo è una giornalista culturale e traduttrice. Ha scritto di romanzi, città e genere su «Il Tascabile» e altre testate.