Arriva in libreria il 21 febbraio per La nave di Teseo, in prima edizione in esclusiva mondiale, Dunque, la guerra! di Bernard-Henri Lévy, nella traduzione di Sergio Arecco.
Dunque, la guerra!
“Sono tornato di nuovo dall’Ucraina. Ho intervistato uomini che avevano vissuto nascosti, per mesi, sotto le valanghe di acciaio; tutti, proprio tutti, dicevano che in nessun momento avevano pensato di fuggire; che mai, mai, hanno perso la fede nella vittoria” racconta il filosofo, giornalista, attivista e regista.
Attraverso un ampio resoconto, fatto di incontri e interviste con i massimi vertici delle gerarchie politiche ma anche con gli ultimi, con coloro che la guerra la patiscono ogni giorno, Henri-Levy, riporta la propria esperienza diretta sul campo, dal fronte ucraino alle strade di Kiev, Odessa o Zaporizhzhia.
Il libro ha inoltre posto le basi per un nuovo documentario che Levy porterà in giro per il mondo a partire da fine febbraio.
Il lavoro di Bernard-Henri Lévy
Grande conoscitore dell’Ucraina, Lévy già nel 2004, ai tempi della Rivoluzione arancione, aveva capito che quella sarebbe stata la nuova frontiera decisiva per l’Europa. E da allora, andando sul campo in prima persona, incontrando i protagonisti, anticipando spesso gli eventi, ha seguito tutti i passaggi del grande gioco diventato una guerra sanguinosa. In questo libro ne ricostruisce la genesi, indica le responsabilità dirette e indirette, e soprattutto lancia il suo appello per battere con la forza della pace e del pensiero l’arroganza di tutte le tirannie.
Autore di più di trenta libri, a partire da La barbarie dal volto umano (1977), con cui è diventato noto al grande pubblico, Lévy ha pubblicato inoltre saggi biografici su Sartre e Baudelaire, una corrispondenza con Michel Houellebecq e molte opere di narrativa.
Per La nave di Teseo sono usciti Looking for Europe – Cercando l’Europa. Contro il montare dei populismi (2019), Il virus che rende folli (2020) e Sulla strada degli uomini senza nome (2021)