Bentornato carissimo iCrewer. Prima di parlarti del romanzo Nonna, mi spazzoli i capelli? scritto da Adelia Rossi e pubblicato da Edizioni Convalle, è doveroso che io faccia una premessa. La faccio chiedendo scusa all’autrice per aver scelto l’articolo dedicato al suo libro per farla.
Ritengo che il mondo dei libri, o meglio quello degli scrittori, sia una giungla tortuosa difficile da percorrere. Per questo credo che sia importante tenersi per mano e sostenersi a vicenda. È bellissimo leggere i testi degli autori affermati, oppure i capolavori della letteratura, ma è altrettanto bello andare a scoprire quei talenti che si nascondono nel sottobosco delle piccole case editrici.
In questo senso, credo che noi di libri.iCrewplay ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Ci approcciamo al più classico dei classici nello stesso modo in cui ci approcciamo all’ultimo – in ordine di tempo – degli autori emergenti.
Edizioni Convalle, guidata dalla talentuosa Stefania Convalle, è una piccola casa editrice indipendente la cui ricchezza è data dal lavoro di squadra che svolgono gli autori. È vero, ne faccio parte anche io e risulterebbe strano se dicessi il contrario, ma davvero, lo spirito di tendersi la mano è ciò che rende il gruppo di lavoro straordinario.
Adelia Rossi e il suo Nonna, mi spazzoli i capelli?
Adelia Rossi è la dimostrazione di tutto quello che ho scritto nell’introduzione: sempre in prima fila per dare visibilità e sostegno alle opere dei suoi colleghi di penna. Ecco perché scrivo più che volentieri questa condivisione di lettura del suo primo romanzo Nonna, mi spazzoli i capelli?
Primo romanzo ma non primo libro pubblicato, visto che Adelia Rossi si è approcciata al mondo della letteratura attraverso la sua poesia delicata e sottile. Caratteristiche che si riscontrano anche nel romanzo che reputo ben riuscito e ben scritto.
Sia chiaro, nonostante la premessa, il mio pensiero sarà il più obiettivo possibile, altrimenti non avrebbe senso essere qui. E poi non sopporto quelli che ti dicono bravo per non darti un dispiacere.
Quindi, quando dico che Nonna, mi spazzoli i capelli? mi è piaciuto, lo dico in maniera convinta. Piaciuto perché ha risvegliato in me molti ricordi legati ai miei anni più giovani, quelli in cui ho potuto godere a pieno della presenza dei miei nonni.
Proprio così, l’esperienza di lettura del libro di Adelia Rossi, nel mio caso, è andata oltre allo sviluppo della trama e all’apprezzamento dei personaggi; è finita a toccare le corde della memoria e, mannaggia ad Adelia, della nostalgia.
Mi rendo conto che più passano gli anni e più mi addentro nell’età adulta, più mi mancano quei familiari che sedevano alla tavola le domeniche di quando ero un ragazzino.
Su tutti le mie due nonne, senza offesa per i nonni. Sarà perché essendo state più longeve hanno riempito maggiormente il bottino dei ricordi. I ricordi…un tesoro senza prezzo quando si tratta di emozioni che scaldano ancora il cuore.
Lo dovremmo tenere bene a mente sempre, specie quando ci rapportiamo con i nostri figli, nipoti o nuove generazioni in genere. In ogni momento che passiamo con loro, senza saperlo, stiamo costruendo quelli che saranno i loro ricordi. Stiamo vivendo situazioni che diventeranno la loro nostalgia una volta diventati grandi.
Lo sa bene Adelia Rossi, che gioca il carico riempiendo Nonna, mi spazzoli i capelli? di momenti e situazioni vissute nel passato. La trama infatti si sviluppa guidata da una giovane ragazza, Matilde, che dopo la scomparsa della nonna Tilde, scopre ogni suo segreto leggendo il diario che l’anziana le ha lasciato in eredità.
Un modo insolito e originale per conoscere la nonna e per rendersi conto di quanto sia stato sbagliato non instaurare un buon rapporto durante il suo diventare grande. Una occasione sprecata. Se vogliamo potremmo prendere anche questo aspetto come monito o come insegnamento per la vita: non diamo i nostri cari per scontati.
Nonna, mi spazzoli i capelli? è un libro che mette due generazioni a confronto e che le unisce attraverso l’amore. Se per la giovane Matilde il rapporto con la nonna si è rivelato sempre superfluo, almeno fino alla sua scomparsa, per l’anziana genitrice la nipote ha sempre rappresentato tutto ciò che contava. E se non è amore questo…
Il personaggio della nonna è il fulcro del romanzo, attraverso la sua assenza riesce a diventare una presenza in grado di sistemare il cubo di Rubik della famiglia. I suoi ricordi, lasciati nero su bianco sulle pagine del diario, sono testimonianza di una vita vissuta godendo di ogni istante. Vita che affascinerà la giovane nipote causando la nostalgia della mancanza.
A te, caro iCrewer, cosa manca di più dei tuoi nonni? Io, sarò anche pragmatico, sento una nostalgia incredibile dei sapori di quei piatti che una volta mancate le nonne non sono più riuscito a mangiare. E non c’è chef stellato che tenga.
Concludendo e augurandomi di non aver raccontato troppo del libro – ci sono altri personaggi secondari molto interessanti da scoprire – consiglio la lettura del libro di Adelia Rossi a chi ha voglia di sognare. Di perdersi nei ricordi che porta nel cuore. A chi ama una lettura piacevole e scorrevole ricca di manifestazioni poetiche. Nonna, mi spazzoli i capelli? è una carezza da ricevere nel letto, prima di addormentarsi.