Anche oggi sono qui per presentarti due nuove uscite di Newton Compton, pubblicate a inizio maggio. In un caso si tratta di un romanzo rosa, mentre nell’altro di uno storico.
Entrambi i racconti parlano di donne che amano quello che fanno e che non si faranno fermare da niente e nessuno, pur di essere felici.
Il piccolo negozio dei matrimoni di Lilac Mills
Il piccolo negozio dei matrimoni di Lilac Mills, pubblicato da Newton Compton, è un romanzo che rientre nella collana che racchiude opere come Il piccolo negozio dei fiori di Lily Mason di Lisa Darcy, Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati di Trisha Ashley, o Il piccolo negozio dei desideri, e il suo seguito Appuntamento al negozio dei desideri, di Nicola May.
Edie è una mamma single di ventotto anni. Trascorre le giornate nell’atelier di abiti da sposa in cui lavora, realizzando bellissimi vestiti che disegna con passione.
Purtroppo è la proprietaria del negozio, l’insopportabile signora Carrington, a prendersi tutto il merito per le sue creazioni, ma Edie non può permettersi di protestare: ha bisogno di quel lavoro. E poi ciò che conta di più è che le spose siano felici.
Tia Tonbridge, però, non è una ragazza come le altre. È ricca, ma anche dolce e sensibile, e desidera un abito speciale. Il problema è che è sopraffatta da una suocera invadente, che cerca di imporle un abito più semplice, a suo dire più adatto a una sposa sulla sedia a rotelle.
E così quando la sposa, con l’aiuto dell’affascinante testimone dello sposo, James, propone a Edie di disegnare in segreto l’abito dei sogni di Tia, lei non riesce a tirarsi indietro. Anche se sa bene che la signora Carrington andrebbe su tutte le furie se lo scoprisse. Prima ancora che Edie possa rendersene conto, la presenza di James si fa ogni giorno più costante. E il suo cuore potrebbe finire per capitolare, nonostante i migliori propositi…
Esiste il vestito da sposa perfetto?
La bibliotecaria di New York di
La bibliotecaria di New York di
1902. A soli vent’anni, Belle da Costa Greene viene assunta da J.P. Morgan, uno dei più ricchi finanzieri al mondo, per curare la collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte di proprietà del magnate.
In poco tempo Belle diventa un punto di riferimento dell’alta società newyorkese e una delle figure più influenti nel mondo dell’arte e della cultura. Organizza mostre ed eventi mondani, è in contatto diretto con commercianti, case d’asta e studiosi sia in America che in Europa. Il suo gusto è considerato impeccabile.
Ma Belle ha un segreto, che deve proteggere a tutti i costi: non è nata Belle da Costa Greene, ma Belle Marion Greener. È la figlia di Richard Greener, il primo nero laureato a Harvard, distintosi come attivista per la difesa dei diritti civili degli afroamericani. Il colore della pelle di Belle, quindi, non è legato – come tutti credono – alle sue origini portoghesi, ma africane.
Negli Stati Uniti del primo Novecento, ancora profondamente razzisti, anche una donna potente e affermata come Belle sarà costretta a custodire il suo segreto, per continuare a fare quello che ama.