Eccoci alla quarta e ultima parte delle novità in libreria a marchio Newton Compton per questo ottobre 2022. Parliamo di luoghi speciali sparsi per tutta la nostra penisola.
La Sardegna che nessuno conosce di Antonio Maccioni
Ad aprire le danze con Newton Compton è La Sardegna che nessuno conosce di Antonio Maccioni.
Antonio Maccioni – autore di numerosi titoli dedicati alla cultura e alla storia dell’isola – presenta al lettore un percorso articolato in tutti i mesi dell’anno. Ogni stagione ha i suoi ritmi, i suoi luoghi da riscoprire, le consuetudini legate alla terra, le attività all’aria aperta da privilegiare.
Si può assistere all’equinozio d’autunno, al solstizio d’inverno o d’estate nel cuore di un monumento preistorico, si possono assaporare cibi, frutti, prodotti dell’orto negli stessi giorni in cui vengono raccolti. Soltanto così è forse possibile riscoprire la Sardegna che nessuno conosce: cercando di vederla tutta intera, cercando di mettere insieme – qualora si avesse la ventura di trovarle – le tessere di un mosaico apprezzabile soltanto nella sua completezza.
Una Sardegna inedita fatta di tradizione, paesaggi nascosti e misteri ancora da svelare Tra gli argomenti trattati: Paulilatino. Equinozio d’autunno al pozzo sacro di Santa Cristina Bolotana. Tornano i morti nella dimensione umana, al bagliore di zucche terribili, orripilanti… Fordongianus. A mollo nelle acque termali come facevano gli antichi Laconi. Dove dimora il parco Aymerich, sulle orme di san Francesco Scano Di Montiferro. La patata viola che si custodisce tra le montagne del Montiferru Castelsardo.
Il punto d’incontro tra la vita e la morte negli antichi riti della settimana santa Cabras. Con i giganti di Mont’e Prama (forse) in cerca di riscatto Tuili. Alla scoperta dei piccoli e grandi mondi della Sardegna in miniatura Bosa. La processione colorata di santa Maria del mare che attraversa il fiume temo Villasimius. Le meraviglie di Punta Molentis si rivelano solo a pochi Dorgali. Dalla “Sardegna quasi sconosciuta” di Little-Known Sardinia al Parco Museo s’Abba Frisca Gavoi. Nel profondo del cuore della Sardegna c’è l’isola delle storie.
Le case straordinarie di Milano di Paolo Melissi
Continuiamo con Le case straordinarie di Milano di Paolo Melissi, sempre Newton Compton
Abitazioni, ma anche atelier, studi e pied-à-terre di artisti, architetti, scrittori… Da Francesco Petrarca a Giorgio Gaber, da Leonardo da Vinci a Giorgio Strehler, da Napoleone Bonaparte ad Alda Merini, sono moltissime le personalità che, con la loro esistenza, hanno contribuito a comporre quel complesso mosaico che è Milano.
Una città che conserva, nella sua architettura, le tracce di tutte le epoche che ha attraversato. E che restituisce, con le sue facciate, la sua illustre storia di città al centro dell’Europa, sempre al passo coi tempi, spesso all’avanguardia. Ogni abitazione offre spunti spesso sorprendenti o inediti, laddove le vicende personali e private, artistiche e politiche dei singoli personaggi confluiscono nel più grande fiume della storia.
Benché Milano abbia spesso cambiato volto, attraversata come è sempre stata da profondi rinnovamenti e trasformazioni, le case dei suoi più illustri abitanti – come anche di chi fu momentaneamente suo ospite di passaggio – continuano a conservare il loro prezioso racconto fatto di cimeli, lapidi alla memoria, arredamenti originari e mille altre suggestioni che hanno resistito al trascorrere del tempo.
Il racconto della capitale meneghina attraverso le abitazioni di chi l’ha resa grande Un punto di vista unico sulla città Tra le case straordinarie di Milano: Alessandro Volta in via Brera, Wolfgang Amadeus Mozart nel convento agostiniano di San Marco, Giuseppe Garibaldi a Palazzo Traversi, Napoleone Bonaparte a Palazzo Serbelloni, Cecilia Gallerani a Palazzo Carmagnola, Ho Chi Minh a viale Pasubio, Alda Merini a Ripa di Porta Ticinese, Maria Callas a via Buonarroti.
Le case straordinarie di Torino di Laura Audi
Le case straordinarie di Torino di Laura Audi è il terzo titolo Newton Compton di oggi.
Itinerari inaspettati, dalle vie del centro alle dimore dei grandi artisti contemporanei, fino alle magnifiche ville sulla collina, set ideali per i film di Dario Argento: luoghi splendidi, a volte abbandonati e spesso “temuti” per l’alone di magia che vi aleggia.
Da Casa Mollino allo studio di Carol Rama, passando per Casa Mastroianni in collina: un percorso nell’anima più segreta e più contemporanea di una città in continuo divenire, che non finisce mai di sorprendere.
Ecco l’ultima proporsta Newton Compton: Le case straordinarie di Firenze di Giovanni Signorini
E infine, Le case straordinarie di Firenze di Giovanni Signorini, pubblicato da Newton Compton.
Ma è vero anche il contrario: plasmata dai grandi personaggi dell’arte, della scienza, della musica, della letteratura e della cultura, la città li ha influenzati a sua volta, ospitandoli, crescendoli o ispirandoli con le sue case, le sue campagne, le sue ville e palazzi. Un contributo essenziale lo hanno dato quindi le belle dimore fiorentine, con le loro vedute su monumenti, piazze, giardini, parchi e sul nastro d’argento dell’Arno.
La loro è una testimonianza silenziosa che però parla a gran voce di un antico sapere, conscio dell’importanza dell’armonia delle forme, riportato a nuova vita a Firenze da Filippo Brunelleschi e da Leon Battista Alberti. Su questi luoghi è rimasta dunque impressa un’impronta indelebile, ancora oggi in grado di suscitare stupore e meraviglia in chi li guarda.
Il racconto della città del giglio attraverso le abitazioni di chi l’ha resa grande Un punto di vista unico sulla città Tra le case straordinarie di Firenze: Palazzo Vecchio, Casa Buonarroti, Palazzo Bellini delle stelle, Casa e studio di Benvenuto Cellini, Museo casa di Dante, Il palazzo di Bianca Cappello, La villa di Galileo Galilei, La casa di Elizabeth Barrett, La casa natale di Collodi.