Nella nebbia controcorrente è il titolo dell’ultimo libro della nostra cara Mirca Ferri.
Come sempre l’autrice di Sassuolo ci delizia di un testo che ha alle spalle tanta ricerca, riflessione e tanta Mirca al suo interno.
Guarda la cover, caro iCrewer, la vedi l’imbarcazione in controluce? Sarà lei che va controcorrente? O saranno i suoi ospiti? O sarà la vita di molti in istanti diversi?
E la nebbia del titolo? Ma è una nebbia reale o è quella che si insinua nei nostri pensieri e che a fatica riusciamo a mandare via? O è la nebbia che offusca la nostra strada e spesso ci fa prendere la via sbagliata per poi dover tornare sui nostri passi?
Leggi Nella nebbia controcorrente, la prima volta lo farai in pochissimo tempo, sono solo novanta pagine; poi lascialo sul comodino a riposare un paio di giorni e riprendilo. Leggi di nuovo ma prima ascolta Uomini soli dei Pooh e rifletti si questo:
A volte un uomo è da solo
Perché ha in testa strani tarli
Perché ha paura del sesso
O per la smania di successo
Per scrivere il romanzo che ha di dentro
Perché la vita l’ha già messo al muro
O perché in mondo falso è un un uomo vero
Veniamo alla recensione che, ti devo dire, non è cosa semplice.
Il testo è molto scorrevole, veloce, i capitoli sono brevi e si leggono senza alcuna difficoltà. La composizione di ogni capitolo segue uno schema più o meno uguale per tutti. L’autrice identifica una caratteristica dell’essere umano, ci spiega il suo significato dal punto di vista della psicologia e degli atteggiamenti, ci riporta uno scritto che ne parla e per ultimo ci fa capire… ma come? Lei ci fa capire cosa sia la paura piuttosto che l’amore? L’egocentrismo piuttosto che l’invidia? Ebbene sì. E lo fa con dei racconti brevissimi in cui il protagonista è preda di questa emozione o di questo modo d’essere.
Nella nebbia controcorrente… l’invidia
Ti faccio un solo esempio perché non voglio toglierti la gioia di leggere. L’invidia. Secondo me è uno dei sentimenti che più fanno parte della nostra società. Chissà se il lockdown ci ha insegnato che essere invidiosi non serva a nulla se non a farci stare male. Mirca Ferri in poche pagine fa un escursus sulle origini di questo sentimento, la sua evoluzione e le problematiche a cui è legato. Il capitolo termina con il racconto di Serena e Vanessa, due amiche che nel loro cammino di crescita si perderanno per poi ritrovarsi nel momento in cui una delle due si guarderà allo specchio. Leggi e rifletti: quante volte nella vita sei stato come Serena? Oppure sei più Vanessa?
Mirca affronta spesso molte tematiche riguardanti l’essenza dell’uomo e i mille sentimenti che accompagnano la vita di ogni essere umano. Da qui nasce Il confine del Nulla, racconti di forte impatto emozionale, sviscerando il sentimento più ancestrale dell’essere umano: il rapporto con la morte e la solitudine.
Carissimi Lettori, questo libro, come scrive anche la recensione va letto. Tutto. E subito perchè non puoi staccartene. Ma poi va ri-letto capitolo per capitolo pr assorbirlo, quasi per osmosi. I concetti narrati sono tutti giusti, spiegati con efficenza, sapenza e conoscenza dell’argomento trattato. La lettura è scorrevole, la scrittura forbita ma si apre a un vasto pubblico, la narrazione eccelente. La scelta, poi di aggiungere brevi aneddoti per spiegare il concetto è fluida e invoglia il lettore a proseguire nella lettura. Inoltre gli stralci di poesie inseriti ( credo che siano tutti dell’autrice” ti fanno inizare o terminare un capitolo con un sospiro che allegerisce il tuo spitiro. Voto 5 stelle. Acquistatelo. Questa sì che è letteratura!
Concordo con la Vs recensione. Avrei dato 5 stelle. Questo libro ti sorprende, ti abbraccia, ti schiaffeggia poi ti asciuga le lecrime. Ti fa tornare a sorridere, ti ricorda chi sei e cosa vorresti essere. Fonde psicologia perfettamente e attentamente studiata ed elaborata con narrative breve e accattivante per non enfatizzare gli argomenti. Un testo che meriterebbe le sale delle grandi librerie, a riprova che a pochi, ormai, interessano le letture che possano definirsi tali. Con questo libro ho scoperto nuovamente Mirca Ferri ( Sopravvissuti e il Confine del nulla) ma “Nella nebbia controcorrente” è proprio come il suo titolo..riflettete…