OGGI IL PRIMO SPOT PER RAI LIBRI
Oggi domenica 13 gennaio andrà in onda uno spot («Nasce Rai Libri, un nuovo modo di raccontare le nostre storie» è il claim) su tutte le reti televisive e radiofoniche della Rai, per lanciare la nuova casa editrice del servizio pubblico.
Così spiega il direttore editoriale di Rai Libri Flavio Mucciante:
Il libro diventa elemento centrale, nel moderno racconto crossmediale della Rai, strategico nel processo di trasformazione dell’azienda da broadcaster a media company
Da ora in avanti cambierà il peso che il settore librario all’interno del gruppo Rai, anche in termini di investimenti. Il progetto editoriale parte dalla ridefinizione dei generi: accanto a quelli più propriamente radiotelevisivi (intrattenimento, spettacolo, cinema, fiction) ci saranno storia, musica, divulgazione scientifica, sport, ambiente, approfondimento giornalistico, fenomeni di costume.
«L’obiettivo è valorizzare quegli artisti della tv e della radio che danno prestigio al ruolo e alla storia del servizio pubblico, coinvolgere i personaggi più rappresentativi del mondo della cultura, dell’informazione, dell’impegno sociale e civile e poi tutti quelli che in vari campi possano rappresentare esempi positivi e storie di successo».
Tra gli autori grandi nomi che hanno fatto grande la televisione di stato; ricordiamo: Alberto Angela, Bruno Vespa, Antonella Clerici, Milly Carlucci, Osvaldo Bevilacqua, Vincenzo Mollica.
Ancora Mucciante sulle potenzialità di questo progetto afferma che la Rai Libri ha “La potenzialità della più grande azienda culturale del Paese, la possibilità di attingere all’immenso laboratorio creativo della Rai e di poter lavorare in modo sinergico con le altre strutture dell’azienda e autenticamente cross mediale, mettendo in contatto i nostri autori con la curiosità di milioni di potenziali utenti-consumatori ”.
Per iniziare è stata scelta la serie tv “La Compagnia del Cigno”, in onda su Rai1. Sette volumi con le storie dei protagonisti, ragazzi tra i 15 e i 17 anni, diversi per carattere ed estrazione sociale, che frequentano il conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.