È morta nella sua Padova, a 91, Lorenza Carlassare, prima donna a vincere una cattedra di diritto costituzionale in Italia. Professoressa emerita all’università di Padova e Accademica dei Lincei dal 2014, nel 2016 aveva contrastato la proposta di revisione della Carta Costituzionale avanzata da Matteo Renzi e per il “no” al referendum confermativo. Il suo nome era stato fatto dal Movimento 5Stelle per la presidenza della Repubblica nel 2014. Era stata tra i fondatori dell’associazione Libertà e Giustizia.
Professore emerito di Diritto costituzionale a Padova, nell’ultima intervista a Silvia Truzzi sul Fatto – due mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina – ha ricordato che “la Costituzione italiana è pacifista” e “la guerra difensiva è l’unica consentita, le controversie internazionali vanno risolte per via negoziale”. Dunque “non esistono”, in base alla Carta, “ragioni diverse dalla necessità di rispondere a un attacco armato sul proprio territorio che possano legittimare la guerra. L’anno scorso aveva bocciato l’ipotesi – ventilata dal leghista Giancarlo Giorgetti – di un semipresidenzialismo de facto in cui il presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando della politica debole: “È inammissibile una prassi che stravolga i principi fondamentali del sistema costituzionale. È una tesi che non sta in piedi. A me pare sia un attacco alla Costituzione”.