Ormai siamo abituati ad essere coccolati dalle tante sorprese che ci riserva Mondadori. Per oggi, 12 novembre, sono, infatti, previste nuove uscite sia nella collana Oscar Mondadori, ma anche nella narrativa italiana e straniera. Vediamo insieme tutte le novità!
Precipizio di Robert Harris
Londra, estate 1914. Mentre l’Europa si avvicina inesorabilmente alla Prima guerra mondiale, Venetia Stanley, un’affascinante giovane donna dell’alta società londinese, intrattiene un fitto carteggio con il primo ministro Herbert Asquith, un uomo sposato con più del doppio dei suoi anni. Venetia è la sua amante clandestina, la sua unica confidente sulle questioni di Stato e, nelle appassionate lettere che i due innamorati si scambiano quasi quotidianamente, Asquith la mette al corrente di informazioni confidenziali sul futuro dell’Europa e di telegrammi diplomatici di estrema riservatezza.
Fino a che una grave fuga di documenti sensibili e il conseguente rischio di violazione della sicurezza nazionale non mettono in allarme le alte cariche governative. Paul Deemer, un giovane agente dei servizi segreti, viene ingaggiato per avviare un’indagine in merito. Non ci vuole molto perché Deemer risalga alla relazione tra Asquith e Venetia, e quindi a un loro possibile coinvolgimento nella vicenda.
Ciò che da principio appare un semplice scandalo amoroso si trasforma rapidamente in un affaire ad alto rischio, in grado di cambiare per sempre il corso degli eventi. Intrecciando fatti realmente accaduti a un magistrale racconto di finzione, in Precipizio Robert Harris fa rivivere con estrema accuratezza uno dei momenti cruciali della storia in un thriller ad alta tensione, dove un’ossessione privata arriva a minacciare il destino di un paese.
Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori
Raffaello Baldini è un poeta grandissimo eppure pochi sanno chi è, e di quei pochi pochissimi ne hanno riconosciuto la voce. Perché scrive nel bel dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell’italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie’ di pagina i suoi versi. E quante storie si trascinano appresso quei versi, quante immagini suscitano, quanti personaggi, quanto universo c’è in quel mondo apparentemente piccolo. Come sua consuetudine, Paolo Nori attraversa l’avventura poetica di Baldini quasi come non ci fosse altro intorno, di sé facendo il filtro di una bellezza che viene su come da un fontanile e fa paura, perché ci lascia straniti.
Anche in Chiudo la porta e urlo – non diversamente da quanto è accaduto con Dostoevskji e Achmatova – l’immaginazione di Baldini si scioglie dentro quella di Nori, fatta com’è di caratteri e di accadimenti apparentemente minimi: i morti che “non dicono niente e sanno tutto”, gli uomini che invece di calarsi gli anni se li crescono, lo stare lì di una donna davanti alla circonvallazione per guardare “che passa il mondo”.
Fra spinte e controspinte, fra il “cominciamo pure” e il “continuiamo pure” che ricorrono a battere il ritmo, impariamo che, sempre più, la scrittura di Nori è la messa a fuoco progressiva di un carattere, il suo: il suo essere “coglione”, il suo essere “bastiancontrario”, il suo essere “matto come un russo”, il suo essere innamorato di un poeta come Raffaello Baldini, il suo magone davanti alla casa dei Nori come fosse una scatola di bottoni, il suo stare a vedere la vita come va avanti a ogni svolto imprevisto dello stare al mondo.
Oscar Mondadori: L’arte di amarsi di Erica Badalassi
«Nella società attuale siamo continuamente messi di fronte a sfide e canoni da rispettare, sistemi in cui dobbiamo eccellere per poter davvero considerarci qualcuno, o per essere quanto meno considerati “normali”. A volte, non sentirsi all’altezza è perfettamente fisiologico. Il problema nasce quando il senso di inadeguatezza, di insicurezza e disistima ci accompagna sempre e da sempre come un sottofondo costante che, a prescindere dagli ambiti di vita, pregiudica la nostra autenticità, la nostra libertà di scelta e il nostro appagamento. Una sensazione che non è legata a un compito specifico, ma alla nostra intera persona.
In diversi anni di pratica clinica, mi sono resa conto di quanto questo problema sia diffuso tra i miei pazienti. Diffuso e sotterraneo: per quanto la problematica specifica portata in terapia possa apparire risolta, spesso resta una patina di insicurezza. Un residuo profondo e insondabile che impedisce di avere un rapporto autentico con se stessi e con gli altri, di costruire relazioni davvero appaganti e di sentire di vivere a pieno la propria vita, senza però riscontrare una problematica psicopatologica conclamata.
Ecco perché ho scelto di affrontare questo tema tanto cruciale. L’arte di amarsi è un invito a esplorare e comprendere le radici del tuo senso di inadeguatezza, a lavorare sui tuoi schemi mentali e a intraprendere un tuo percorso, unico e irripetibile, verso una piena e autentica accettazione di te stesso.»
Alfabeto Casanova di Giacomo Casanova
Il seduttore incallito, il fuggiasco ardito, il libertino impenitente, l’avventuriero sfacciato: l’affascinante figura di Giacomo Casanova è stata spesso ingabbiata in consolidati stereotipi. Una visione limitata o persino caricaturale, pallido riflesso della rutilante e cangiante realtà che invece è possibile scoprire leggendo quel capolavoro della letteratura settecentesca che è la sua autobiografia. Alfabeto Casanova come un “dizionario tematico” restituisce pienamente il sapore delle oltre quattromila pagine delle Memorie, garantendo un avvicinamento alla figura, ai travestimenti e alle coloritissime avventure del grande veneziano, a cui ciascuno potrà accostarsi scegliendo la chiave d’ingresso che preferisce.
Ed è la voce di Casanova stesso, con il suo stile rapido e brioso, a condurre il lettore nelle sue scorribande attraverso tutta l’Europa del Settecento, nelle corti dove si fa la Storia e nei bassifondi, tra imperatori e ambasciatori, nobildonne, monache e contadinotte, lestofanti e truffatori, vittime e colpevoli, mercanti e scienziati, palazzi e catapecchie. Un resoconto eccezionale per vivacità e arguzia, qui proposto in una nuova traduzione e accompagnato, capitolo per capitolo, da note storiche e testi esplicativi di due grandi studiosi di Casanova, del suo secolo, del suo linguaggio e del lessico settecentesco, che delineano un mirabile ritratto letterario e personale di quest’uomo intricato, complesso e complicato quanto la sua scrittura.