Dal 12 gennaio, tra i numerosi libri che la Mondadori ti propone, potrai trovare in libreria tre libri che, sebbene di filone diverso, hanno catturato la mia attenzione. E inizio proprio da quello che dà il titolo al mio articolo:
Giorgio Bastonini e “Uno strano pubblico ministero”
Con questo libro Giorgio Bastonini segna il suo esordio nel mondo del Giallo Mondadori, con un libro che mescola tensione e leggerezza presentandoci un personaggio con il quale, fidatevi, è facile fare amicizia.
“Paolo Santarelli è il sostituto procuratore che non ti aspetti: informale, allergico alle pressioni dall’alto, pronto a ricorrere a sistemi non convenzionali pur di risolvere i casi.
Quando nella città di Latina, dove lavora, due tunisini vengono uccisi senza che emerga un collegamento fra gli omicidi, le indagini si rivolgono nei confronti della famiglia Romano, il burattinaio che regge i fili della criminalità organizzata locale.
Ma Paolo non si ferma alle apparenze e cerca di comprendere due mondi per lui ugualmente alieni: gli immigrati tunisini e gli adolescenti. Intanto, anche il cuore di Paolo viene strattonato da due parti ma, come sempre, il giovane piemme è tanto deciso sul lavoro, quanto goffo e maldestro nella vita privata.
Per fortuna c’è Livio, proprietario del bar che Paolo ha eletto a rifugio, gigante dal cuore tenero, che lo consiglia sulle faccende di cuore e lo mette al corrente sulle voci in città.”
Giorgio Bastonini nella vita lavora come commercialista e, all’amore per i numeri, ha affiancato sin da bambino quello per le parole.
Quando due tunisini vengono uccisi senza che emerga un collegamento fra gli omicidi, le indagini si rivolgono subito nei confronti della famiglia Romano, il burattinaio che regge i fili della criminalità organizzata locale.
Ma Paolo come sempre non si ferma alle apparenze e cerca di addentrarsi in due mondi per lui estranei: gli immigrati tunisini e gli adolescenti.
Con il suo giallo di provincia Giorgio Bastonini ci racconta alcuni dei grandi temi della contemporaneità: l’integrazione degli stranieri nelle nostre comunità, la convivenza e i dissidi tra culture, il serpeggiare del pregiudizio che spesso ci rende tristemente impermeabili alle vite e alle storie degli altri.
E poi la fatica che fanno gli adolescenti per trovare il proprio posto in un mondo caotico dove gli adulti spesso non si comportano da guida ma da elemento di disturbo.
E ancora l’amore, sentimento antico che segna i confini delle nostre vite indicandoci dove iniziano e dove finiscono.
Paolo Santarelli, pubblico ministero imbranato che per fortuna – almeno lui – alla vita non è impermeabile, è il compagno di viaggio ideale per goderci una storia che con leggerezza ci sprona a superare qualsiasi forma di odio.
Con Mondadori dal giallo passiamo ad un thriller
Apriamo le pagine di questo nuovo libro di Matias Faldbakken intitolato Siamo cinque
“A Råset, un villaggio sperduto nella campagna norvegese, vivono Tormod Blystad, sua moglie Siv e i loro due figli. Lasciatosi alle spalle gli anni selvaggi e pericolosi della giovinezza, Tormod ora è un padre di famiglia affidabile.
Ma quando l’adorato cane Snusken scompare, all’improvviso all’interno della famiglia si apre un vuoto che dev’essere riempito in qualche modo. E così Tormod si trova a passare le serate trafficando nel suo laboratorio in garage, dove sperimenta miscelazioni di argilla rossa e concime chimico.
Finché un giorno questi suoi esperimenti non finiscono per dare vita al pezzo di argilla che diventerà – a modo suo – parte della famiglia, scatenando potenti forze di cui Tormod non immagina nemmeno lontanamente la portata.”
una versione moderna di leggende come quelle di Loki e del Golem, di storie come quella di Frankenstein, ma ci ricorda anche fiabe nelle quali omini di pan di zenzero prendono vita e scappano. Un romanzo molto originale, che fonde horror, science-fiction e thriller, su ciò che può accadere quando noi umani ci troviamo ad affrontare forze al di fuori del nostro controllo che noi stessi abbiamo suscitato.
Matias Faldbakken nato a Hobro, Danimarca, classe 1973, oltre a essere un quotatissimo artista visivo, è uno dei più importanti romanzieri norvegesi di oggi.
Figlio di un famoso scrittore e fratello di un noto regista, ha studiato pittura presso l‘Accademia artistica di Bergentra il ’94 e il ’98 e poi alla Staatliche Hochschule für Bildende Künste di Francoforte. Lavora con qualsiasi genere di cosa (video, installazioni, murales ecc.) e ha esposto alla Biennale di Venezia, alla Biennale di Sydney e alla KunstWerke di Berlino.
Le migliori gallerie d’arte contemporanea del mondo a New York, Londra, Zurigo, Berlino e Osloospitano sue opere. Faldbakkenè autore della “Trilogia della misantropia scandinava“, scritta sotto lo pseudonimo di Abo Rasule salutata come uno dei progetti letterari più eccitanti e originali nella narrativa contemporanea.
Il suo The Cocka Hola Company è stato pubblicato da Mondadori Strade blu nel 2008.