Mondadori non cessa di stupirci con tante nuove sorprese e succulente novità! Il 5 novembre, infatti, sono previste numerose uscite, tra nuovi ristampe di classici e della collana “Oscar Mondadori”. Non dimentichiamo, inoltre, che lo stand Mondadori al Lucca Comics & Games 2024 ospiterà ancora per tutta questa settimana numerosi eventi che potete consultare sul sito ufficiale del Gruppo Mondadori.
Intanto ecco tutti i classici e gli oscar in arrivo il 5 novembre!
Classici Mondadori: Staminali eterne di Pier Luigi Bacchini
Ecco un libro che ci arriva come una autentica, sorprendente novità a dieci anni dalla morte dell’autore. Poeta di inconfondibile fisionomia, in cui la complessità del pensiero si esprime nel segno di un costante rapporto tra reale dell’esperienza e senso attivo della natura, Pier Luigi Bacchini ha proseguito con incessante energia intellettuale la sua ricerca anche negli ultimi anni di vita. Il frutto ce lo rivela oggi l’attenta, puntuale devozione del figlio Camillo, che ha curato Staminali eterne, raccolta quanto mai variegata e ricca che, come argomenta Alberto Bertoni nel saggio introduttivo, si pone ai maggiori livelli dell’opera di Bacchini.
Eccoci allora a vivo contatto con una narrazione lirica sempre aperta, tra memoria e storia, fino al tempo della guerra, con la presenza di innumerevoli figure minimali che si incidono nella pagina e diventano veri e propri personaggi. Ne nasce uno stillicidio multiforme di situazioni concrete in inquieti paesaggi: tra campagna agricola, torrenti, fiumi, mari, città. In questo libro postumo si respira a volte un’atmosfera di «composta disperazione», con presagi di fine nella vecchiaia di chi continua a osservare, sensibilissimo e reattivo, il mondo.
Fedele alla sua ispirazione di autore immerso nell’universo naturale, Bacchini si conferma qui magicamente in sintonia con la dimensione animale e vegetale, oltre che in ascolto del «suono» che viene dal suo stesso corpo. A tutto questo si aggiunge un approdo religioso, cristologico, tra «anatomia vegetale» e riflessione sulla «fatica di Dio», in una indagine sulla bellezza, che si manifesta paradossalmente a volte in «un contrasto spettacolare di mostruose stranezze».
Il tutto realizzato nei termini di una geniale libertà stilistica e, come scrive sempre Bertoni, in una «scrittura musicale alla Debussy, un po’ come nel proto Montale degli Accordi». Staminali eterne è dunque, al tempo stesso, l’alta conferma e un formidabile nuovo capitolo di una delle vicende poetiche di più singolare vitalità, tra sostanza di pensiero e libertà nella forma, della nostra poesia negli ultimi decenni.
Mondadori classici: Fiabe gialle di Agatha Christie
Da Il villino degli usignoli a Verso l’ora zero, dal celeberrimo E poi non rimase nessuno a Sipario, Fiabe gialle raccoglie dieci tra romanzi e racconti di Agatha Christie, celebrando il lunghissimo rapporto fra la scrittrice inglese e la casa editrice Mondadori. Indiscussa “regina del giallo”, con milioni di copie vendute in tutto il mondo, Christie entra ora a far parte del catalogo dei classici di tutti i tempi grazie a questo progetto originale a cura di Antonio Moresco, che nell’articolata Introduzione al volume svela gli ingranaggi letterari di alcuni fra i capolavori più noti dell’autrice, e che dà vita altresì nella Cronologia a un appassionante racconto della sua straordinaria biografia.
Oscar Mondadori: Cronache fantastiche di Dino Buzzati
Chi si muove nella botola scoperta dagli operai sotto i pavimenti del Municipio? Da dove arriva quel tappeto rosso comparso improvvisamente nella sala degli specchi di Palazzo Ignazi? E perché diventa sempre più grande? Il “fantastico“, per Dino Buzzati, confina con il reale, gli vive accanto, e si alimenta alla stessa fonte: la quotidiana pratica nella cronaca, “nera” e non solo, del «Corriere». Le Cronache fantastiche sono infatti elzeviri pubblicati sul «Corriere della Sera» e sul «Corriere d’Informazione» dai primi anni Trenta fino alla morte.
Oltre un centinaio di scritti, in cui l’autore del Deserto dei Tartari dà forma narrativa ad angosce e fantasie personali dimostrando come non vi fossero cesure tra la sua attività di scrittore e quella di giornalista («lo stesso guanto, ma rovesciato» è l’efficace definizione di Eugenio Montale). Veri e propri reportage dal mondo parallelo che fa da sfondo alla narrativa buzzatiana, queste “cronache fantastiche” tracciano anche il ritratto di un uomo, delle sue inquietudini, della sua straordinaria capacità di penetrare il mistero di una realtà “altra” che è forse l’unica possibile.
Oscar Mondadori: La riforma monetaria di John Maynard Keynes
Nell’ottobre 1921, C.P. Scott, direttore del «Manchester Guardian», affida a J.M. Keynes, autorità indiscussa sulle questioni economiche del primo dopoguerra, l’incarico di curare una serie di Supplementi dedicati ai vari aspetti della ricostruzione postbellica. Stimolato dalla stesura di quegli articoli così come dalla Conferenza di Genova dell’aprile 1922, Keynes ha modo di riflettere sul tema dei tassi di cambio fra le principali monete e sul problema del ripristino delle condizioni monetarie prebelliche.
Da quei testi e da quelle riflessioni nasce il Tract on Monetary Reform, pubblicato nel dicembre 1923 e già nel 1925 tradotto in italiano da Piero Sraffa con il titolo La riforma monetaria: un’operazione importante che rimane a tutt’oggi modello di rigore terminologico e un contributo fondamentale per la rifondazione del linguaggio economico italiano. Si tratta di pagine tuttora attualissime, vigoroso esempio di quella prosa che Luigi Einaudi definì “scintillante”, un folgorante pamphlet con il quale Keynes, pur aderendo ancora all'”ortodossia” della teoria quantitativa della moneta, è integralmente proiettato verso i problemi di politica economica, che affronta con pragmatismo e profondità di analisi unici.