Caro iCrewer eccoci al nostro consueto appuntamento che ci fa conoscere degli autori celebri del passato e del presente, oggi è il turno di Mohammed Moulessehoul, meglio noto con lo pseudonimo di Yasmina Khadra.
Yasmina Khadra
Caro iCrewer ho avuto il piacere di incontrare questo autore durante un master universitario incentrato sui metodi utili a favorire l’integrazione degli studenti stranieri nelle nostre classi sempre più multiculturali. Una parte di questo corso universitario era proprio dedicato allo scrittore Mohammed Moulessehoul che per questioni di censura si è trovato costretto ad usare lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra.
A detta dell’autore Yasmina Khadra non rappresenta solo uno pseudonimo, ma è anche un impegno per la mancipazione delle donne musulmane, impegno che egli intende perseguire anche grazie ai suoi scritti. Infatti a prescindere dal contesto culturale in cui ci ritroviamo è strano vedere un uomo utilizzare, per scrivere delle opere che poi sono diventate di fama internazionale, uno pseudonimo femminile; è molto più di consuetudine il contrario, ovvero che le donne usino pseudonimi maschili e così mi sono interessata a Mohammed Moulessehoul, alla sua vita e alle sue opere.
Questo è ciò che ho scoperto…
Mohammed Moulessehoul è nato nel 1955 a Kenadsa, nel Sahara Algerino e si è autoesiliato migrando a Parigi intorno al 2001. Celebre scrittore Algerino molto stimato ed amato dal mondo intero; è stato testimone diretto della guerra civile che per oltre un decennio ha devastato l’Algeria, 1991-2002 e fu costretto per motivi di censura a usare lo pseudonimo femminile di Yasmina Khadra.
La sua carriera militare inizia a soli nove anni, età in cui l’autore è stato inviato nel collegio per cadetti El Mechuarche istituto che prepara i giovani allievi alla carriera militare: un mondo a cui riesce a sopravvivere solo grazie alla lettura e alla sua passione per la scrittura. Dal 1978 diventa ufficiale e dagli anni ottanta inizia a pubblicare racconti e romanzi che suscitano polemiche in patria, per questo motivo nello scrittore nasce il bisogno di usare pseudonimi, l’ultimo dei quali è appunto Yasmina Khadra, nome di sua moglie e che lo porterà ad essere conosciuto nel mondo intero.
Yasmina Khadra esordisce come scrittore con il romanzo Morituri, 1998; seguito da Doppio bianco. Opere che hanno fatto conoscere l’autore da prima in Francia e quindi nel mondo intero. Solo una volta che Mohammed Moulessehoul è migrato in Francia riesce a rivelare la sua verà identità, scegliendo tuttavia di continuare ad usare il suo ormai celebre pseudonimo.
I suoi romanzi seppur rientrano nel genere poliziesco e noir, in realtà si calano nei segreti della società algerina, non tralasciando la politica e gli ideali più diffusi. Tra gli altri generi di cui scrive vi sono: i pamphlet, testi autobiografici, romanzi ispirati all’attualità e ambientati nei luoghi più drammatici del pianeta; sono proprio questi ultimi che hanno dato all’autore una fama internazionale.
Le sua fama è veramente notevole tanto che le opere hanno venduto nel mondo oltre quaranta milioni di copie e da alcune di esse sono stati tratti: film, adattamenti teatrali, coreografici e persino graphic novel. Tra i vari riconoscimenti attribuitigli spiccano: la Médaille de Vermeil de l’Académie Française, il Grand Prix de Littérature Henri Gal per la sua opera presa nel complesso, il Time for Peace Litteratury Awar; egli è anche stato nominato Chevalier de la Légion d’honneur e Officier de l’Ordre des Arts et des Lettres.
In Italia sono giunti molti dei suoi romanzi, taluni editi da Mondadori, mentre altri da Sellerio, Nottetempo, Marsilio editori ed Edizioni Lavoro. Tra i più celebri editi da Mondadori, ti tiporto: Morituri, 1998 e Doppio bianco, 1999; Le Rondini di Kabul, 2003; Le Sirene di Baghdad, 2009, Quel che il giorno deve alla notte, 2009, divennuto un film nel 2012.
Editi da Sellerio ti riporto: Gli angeli muoiono delle nostre ferite, 2014; Cosa aspettano le scimmie a diventare uomini, 2015; L’ultima notte del Rais, 2015; Dio non abita all’Avana, 2016; L’attentato, 2016, da cui è stato tratto il film di Ziad Doueirie; Khalil, 2018; l’ultimo romanzo tradotto è l’affronto, 2021.
L’affronto di Yasmina Khadra
Attraverso una storia avvincente, il cui eroe oscuro è un poliziotto che indaga un atto di violenza sulla propria moglie, Yasmina Khadra ci offre un intenso viaggio letterario e un’inchiesta di grande tensione psicologica in una Tangeri dominata dal vizio e dalla violenza. Un ritratto della società magrebina incancrenita dalla corruzione; una riflessione sull’onore e sulla responsabilità maschile; un’analisi dello spazio pubblico e privato delle donne.
Un autore veramente unico, attuale e prolifero, non mi resta che augurarti una Buona Lettura caro iCrewer!