Ho letto Midnight sun, edito da Fazi editore, l’ultima fatica di Stephenie Meyer, acclamata autrice della saga di Twilight. L’ho letto piena di aspettative, e, da brava fan di Edward e Bella, ho anche riletto alcuni capitoli della saga e ho rivisto i film per immergermi nell’atmosfera che tanti anni fa mi aveva fatto sognare.
Forse è in questo che ho sbagliato, mi sono preparata troppo. O forse sono cambiata troppo, d’altra parte dal 2008, anno in cui lessi la saga, ad adesso sono passati un bel po’ di anni. Ricordo che vidi l’ultimo film della serie allattando la mia primogenita (sì ero già più che adulta ma gli adolescenti vampiri mi fecero sdilinquire!).
Ebbene cos’è che non ha funzionato in questo Midnight Sun che mi ha lasciato un gusto di stantio in bocca? La scrittura è come sempre bella e piena, semplice ma anche ben articolata, con un frasario vario e costruzioni di facile comprensione. Non mi è capitato di dover rileggere le frasi perchè mi perdevo, per essere espliciti. La costruzione della trama ricalca quella di Twilight e poco importa se chi parla è Edward in prima persona, il suo viaggio narrativo rimane quello che già conoscevamo, a parte il fatto che in questo Midnitht sun i pensieri di Edward si fermano alla fine del primo volume della trilogia.
La cornice e i personaggi secondari sono approfonditi ma non cambiati, li vediamo da un altro punto di vista ma non si percepiscono caratteristiche che non si intuivano già nella saga principale. In buona sostanza, caro lettore, sono 800 pagine circa di pensieri di Edward su Bella e su tutte le paure e le angosce connesse al fatto che lui ami un’umana. Cosa che tra l’altro ci era già nota nella saga principale.
Mi fa male dirlo, davvero. Sono stata una fan della saga, derisa per questo perchè andiamo, una donna adulta e già mamma non può abbandonarsi a piangere su una serie a metà tra lo young adult e il paranormal romance. Ho difeso i miei gusti letterari sostenendo che no, non era un libro solo da adolescenti, Che Twilight avrebbe creato una moda importante, che avrebbe ridato vita a un genere. È andata così infatti, ma parliamo di quindici anni fa. In questi anni la moda si è accesa, consumata e anche un bel po’ spenta.
Midnight sun, un salto nel 2005
Edward e Bella abitano nell’Olimpo dei bellissimi ricordi, dei personaggi indimenticabili e lì devono rimanere. Che senso ha pubblicare queste 800 pagine (lo ripeto, 800!!! cioè non 50, non 100, non 200… 800!) di ‘già visto’ dopo ben 15 anni? I particolari in più rispetto alla saga principale sono così pochi e così insignificanti per la vicenda principale, che mi viene da pensare sarebbero state troppe già 400 pagine. Sono passati 15 anni e mi sarebbe piaciuto sapere la storia di Renesmee, non rivivere la storia di Edward senza quasi scostamenti da quella principale.
Mi dispiace, lo dico con sofferenza, ma ho trovato questo Midnight sun noioso, una delusione. Lo aspettavo come un bimbo aspetta i balocchi di Natale e mi trovo a scrivere questa recensione sentendomi in colpa, come se tradissi Bella ed Edward e tutti i Cullen. Ma, ragazzi, la Meyer poteva metterci un po’ di fantasia, o magari tirare fuori questo libro, che, è evidente, nasce dai suoi appunti sullo studio della personalità di Edward, a un anno di distanza dalla saga. Sarebbe stata una degna conclusione. Adesso, Stepenie, mi aspetto davvero che tu ci stupisca con la trilogia su Renesmee e Jacob.
Anzi, te lo chiedo… ti supplico… Scrivila!