Maya Weug, benvenuta nel mondo del cavallino rosso!
“Donne al volante pericolo costante“, un proverbio antico quanto il mondo, che ammetto mi ha sempre fatto storcere il naso, quasi che guidare “sportivamente” fosse prerogativa del genere maschile. Niente di più falso. Di donne che amano la velocità ce ne sono eccome! Un esempio? Il mio! Ho sempre adorato guidare e magari correre quando mi è stato possibile. Come si dice “la prudenza non è mai troppa” giusto per rimanere in tema di proverbi.
Certo, provare l’ebbrezza della velocità è una bella sensazione ma per farlo, oltre al coraggio, è necessario conoscere bene il mezzo e una buona elasticità nel gestire marcie e volante. Ho usato per ora il termine coraggio, ma è riduttivo. Per saltare in macchina e correre senza timore a 200 km orari ci vuole ben altro: competenze, forza mentale, concentrazione, velocità d’azione, capacità motorie non indifferenti e certo non sono qualità a uso esclusivo del genere maschile!
Maya Weug e la sua passione per la velocità
Una prova? Alcuni mesi fa leggevo di quattro ragazze appassionate di motori e della velocità. Loro si chiamano Julia, Antonella, Doriane e Maya e sono giovanissime, pensa che la più grande ha solo 16 anni. Il loro sogno? Entrare nel vivaio delle giovani promesse di Maranello, la Ferrari Driver Academy!
Per una fortunata è arrivata una bella firma su un contratto di un anno con il Cavallino ottenendo la chance di gareggiare nel campionato di Formunla 4 del 2021; non è detto che l’esperienza non si ripeta anche per il 2022 così da avere due ragazze nei circuiti d’Italia e nel mondo per tenere alti i colori della Ferrari.
Le quattro ragazze hanno superato le selezioni tra 70 candidate da 5 continenti del “Fia Girls on Track – Rising Stars“, il programma lanciato lo scorso anno dalla Women in Motor Sport Commission della Federazione Internazionale dell’Automobile (Fia) in collaborazione quadriennale con la Ferrari.
L’obiettivo è di aiutare i migliori talenti femminili tra i 12 e i 15 anni provenienti da tutto il mondo a realizzare il sogno di competere al livello più alto nelle gare automobilistiche.
Mattia Binotto, e tutto il team Ferrari, non vede l’ora di dare spazio alle donne per vedere una ragazza tornare a disputare un Gran Premio iridato dopo il 1976. La prima pilota donna della scuderia Ferrari è stata scelta: lei si chiama Maya Weug
Il sogno di Maya : correre per la Ferrari
Il mio sogno: correre in F1 e vincere con la Ferrari”.
Il suo è un sogno si è avverato: Maya Weug, è la prima donna a vestire la divisa rossa. Quando le hanno comunicato, in diretta Facebook, la vittoria è rimasta senza parole. Credo bene, Maya ha battuto la concorrenza di altre adolescenti come lei: la brasiliana Julia Ayoub 15 anni, Antonella Bassani 14 e la francese da poco 17enne Doriane Pin.
“Un momento storico e molto emozionante, un grande passo avanti per il motorsport, tutte le ragazze devono essere fiere di aver raggiunto questo traguardo, un’esperienza fondamentale in pista e fuori” ha detto Michéle Mouton, ex campionessa di rally e presidente della commissione Women in Motorsport della federazione internazionale del motorsport il cui presidente, Jean Todt, è stato ed è uno dei più appassionati promotori del progetto nato in accordo con Maranello e che avrà ancora altri capitoli.
Maya è al settimo cielo e io un po’ di sana invidia la provo. Sì, perché no! Invidio il suo coraggio, la sua voglia di libertà e la voglia di raggiungere, così giovane, un grande obiettivo.
Sale sul kart per la prima volta a 7 anni senza potersene più staccare da quando a Natale di dieci anni fa il padre gliene regala uno tutto suo.
Da allora non ha pensato ad altro. Si è ritrovata tra le quattro finaliste per l’ultimo esame dove tutte sono state sottoposte a prove di diverso tipo. Sia in pista con dei giri in monoposto F4 gommate Pirelli a Fiorano che fuori testando velocità, reattività, resistenza, attitudini, predisposizione mentale e comunicativa alla gestione della carriera. Non c’è che dire!
“Ricorderò questa giornata per sempre! Sono fuori di me dalla gioia per il fatto di diventare la prima pilota della Ferrari Driver Academy. La vittoria nella fase finale del programma FIA “Girls on Track – Rising Stars” mi fa capire che ho fatto bene a inseguire il mio sogno in questi anni. Darò tutta me stessa per dimostrare alle persone che hanno creduto in me che merito di indossare i colori della Ferrari Driver Academy e non vedo l’ora di essere a Maranello per iniziare la preparazione alla mia prima stagione in monoposto. Ho imparato moltissimo, tanto della forza mentale” dice Weug.
In casa Maranello sono tutti molto soddisfatti: “Maya vuole arrivare perché ci crede. Perché se sei veloce, non importa di che sesso sei. Esserlo fa parte del Dna, non del genere” afferma Marco Matassa, responsabile dell’Academy Ferrari. “Leclerc è stato il primo a completare il percorso: da studente a pilota titolare della Ferrari in F1. Chiaro che per tutte sia un modello”.
“Di Maya ci ha colpito la dedizione e la preparazione sia sotto il profilo atletico che sotto quello dell’approccio alla competizione. Nonostante la limitatissima esperienza in monoposto ha dimostrato una buona velocità e padronanza del mezzo cui ha saputo aggiungere una notevole capacità di apprendimento, un carattere aperto e determinato. Siamo felici di accoglierla. La F1 è l’unico sport che permette a uomini e donne di competere sullo stesso campo”.
E allora vola Maya, insegui il tuo sogno “alla velocità della luce”, sei tutti noi!