Alla presentazione di Vlad di venerdì 1° marzo a Bologna
La notizia di questa presentazione arriva per caso giovedì scorso: il canale di notizie della redazione di iCrewplay Libri segnala il tweet di Matteo Strukul (l’autore di Inquisizione Michelangelo) sulla sua presenza alla libreria Feltrinelli di Bologna. L’incontro si terrà il giorno dopo, per parlare insieme a Barbara Baraldi del suo nuovo lavoro: Vlad. Dato che seguo da anni i due scrittori e trovandomi nel capoluogo emiliano per l’università, non posso assolutamente farmi scappare un’occasione simile! Ecco quindi che venerdì 1° marzo decido di posticipare il treno del ritorno, per assistere all’evento.
La presentazione comincia e presto si trasforma in una vera chiacchierata fra i due scrittori e il pubblico presente. Matteo Strukul illustra come è nata l’idea della graphic novel in tre volumi Vlad: è una commissione per la nuova collana della casa editrice Feltrinelli, la Feltrinelli Comics, diretta da Tito Faraci. Il soggetto è stato scelto da Strukul, che in questi volumi vuole indagare la figura storica di uno dei cavalieri più famosi e temuti di tutti i tempi: Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come Dracula nella cultura popolare. Lo scrittore non vuole però parlare del leggendario vampiro, protagonista di una già vasta produzione letteraria e cinematografica. Più interessante è invece il personaggio storico: figlio di un conte della Transilvania, Vlad fu cresciuto a Costantinopoli come guerriero del sultano dell’impero ottomano. Il suo regno in Valacchia fu breve, dovuto ai continui sconti con i regni confinanti, che volevano impadronirsi del territorio. In particolare, Vlad viene ricordato per la risposta che diede al sultano Maometto II alla richiesta di offrirgli un tributo in persone: fece impalare mille soldati ottomani, ottenendo così il soprannome di Impalatore.
Matteo Strukul rivela che sono gli eroi come Vlad ad ispirarlo: uomini che hanno un forte senso dell’onore e che, nonostante escano sconfitti dalle loro battaglie, non hanno mai tradito il loro ideale. A questo proposito, cita come esempi i due personaggi dell’Iliade Aiace ed Ettore, che fin dall’infanzia lo affascinano e che considera come le due figure eroiche per eccellenza. Riflettendoci un momento, a loro deve anche la sua attività di romanziere storico: Strukul trova interessanti le grandi figure del passato, perchè hanno compiuto imprese che spesso non vengono ricordate. La storia fornisce infatti molto materiale adatto per essere trasposto in un romanzo. Le sue opere letterarie sono tutte prodotte a partire dalle fonti, sia dei documenti originali dell’epoca sia di elaborati a noi più contemporanei, ed è questa meticolosità nella ricerca che lo rendono un ottimo romanziere storico.
Arriva poi la domanda sul processo di creazione di Vlad. I testi di Strukul sono infatti accompagnati dai meravigliosi disegni di Andrea Mutti, fumettista italiano che ha collaborato con le più grandi testate fumettistiche nazionali e americane. Viene dunque spontaneo chiedersi come sia nata questa collaborazione e quale sia il loro metodo di lavoro. Lo scrittore padovano spiega che è stato lui a proporre all’editore di essere affiancato da Mutti, per la qualità dei suoi disegni. I due sono inoltre amici da molti anni grazie alla collaborazione con la rivista Sugarpulp, di cui Strukul è fondatore, quindi ha sfruttato la commissione per avviare una collaborazione. Per quanto riguarda le tavole, sono state preparate in contemporanea con la sceneggiatura: appena lo scrittore aveva pronte quindici pagine, le inviava al fumettista, che a sua volta gli rispediva le tavole corrispondenti. Una volta approvate, sono state passate al colorista serbo Vlad Popov, che ne ha aumentato l’intensità emotiva.
Prima di terminare la presentazione, l’autore informa che sta già lavorando al secondo volume della saga, che uscirà a giugno. La terza e ultima parte vedrà le stampe in settembre, invece.
L’incontro finisce così, fra lo scroscio di applausi dei presenti. Nonostante la libreria stia chiudendo, i due scrittori si attardano con i fan, che chiedono loro autografi. Ovviamente io non potevo mancare all’appello e riesco persino a scambiare due parole con loro. Purtroppo non ho avuto il coraggio di chiedere un’intervista (mi emoziono facilmente davanti ai miei idoli), ma sono riuscita a fare a Strukul una domanda che mi preme da anni:
I cavalieri del Nord avrà un seguito?
Sì, ci sarà, ma al momento lo scrittore ha altri progetti che gli richiedono tutto il suo tempo. Dopo la risposta, lascio finalmente la Feltrinelli e corro a prendere il treno, per tornare a casa.