Ciao iCrewer! Eccomi ancora qui per segnalarti altre nuove uscite firmate Marietti 1820.
Marietti 1820 propone diverse scelte per il mese di ottobre. Vediamo insieme quali sono le novità…
Senso e sensibilia di John L. Austin, edito Marietti 1820
Quest’opera, pubblicata postuma nel 1962, raccoglie le note sui problemi della percezione e sui temi fondamentali della conoscenza, della certezza e della realtà. Austin le preparò, a partire dal 1947, per le sue lezioni e per i famosi Saturday Mornings, incontri settimanali informali ai quali intervennero e si formarono coloro che sarebbero diventati, negli anni Sessanta, i più noti filosofi del linguaggio ordinario: Grice, Pears, Strawson, Urmson e Warnock.
Sotto un titolo che rinvia ad Aristotele e, in modo parodistico, a Sense and Sensibility della scrittrice Jane Austen, queste pagine, tra le più leggibili del filosofo, sono un classico sui temi della percezione e un’esempio ineguagliato di lucida esposizione teorica in una brillante forma argomentativa.
La traduzione dell’opera e le note sono a cura di Alessandro Dell’Anna mentre la postfazione è di Paolo Bozzi e Maurizio Ferraris.
L’autore – John L. Austin
John Langshaw Austin (1911-1960) è il più rappresentativo tra i filosofi analitici di Oxford. Formatosi sui testi di Aristotele, è stato tra i maggiori esponenti della cosiddetta «filosofia del linguaggio ordinario», corrente di pensiero nata tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, che ha autonomamente sviluppato idee analoghe a quelle diffuse da Wittgenstein a Cambridge nello stesso periodo. Di Austin, il catalogo Marietti 1820 propone anche Come fare cose con le parole.
Un viaggio alla Scarzuola (La città ideale di Tomaso Buzzi) di Nicola Dal Falco
“Se dovessi scrivere il mio epitaffio alla maniera di Stendhal, suonerebbe così:
Milanese/visse, disegnò, amò.
Quest’uomo detestava
il Diavolo, Mussolini e l’aglio”.
Tomaso Buzzi
Il libro contiene trenta disegni di Fabrizio Foti (docente di Disegno Tecnico Progettuale all’Accademia di Belle Arti di Siracusa) e una poesia inedita di Giancarlo Consonni (poeta e urbanista, è professore emerito al Politecnico di Milano).
L’ “architetto volante” Tomaso Buzzi (1900-1981), milanese, progettista di grande notorietà e collaboratore di Gio Ponti, ha costruito la sua città ideale nella natura umbra. Per meglio dire, in una piega del paesaggio francescano che troppo gentile non è, ma selvaggio, severo, adatto al viandante medievale, al frate appunto, al mercante, al soldato, al pastore, al lebbroso.
La Scarzuola è un luogo appartato dove, una volta entrati, si rimane sorpresi, tale e tanta è la meraviglia – e la bizzarria – delle fabbriche che incalzano la vista. Nella mente del suo ideatore, la Scarzuola doveva nascere e finire come rovina. Il non finito, alla stregua dell’analogia e del simbolo, appartengono a un pensiero che si affida al potere dell’illuminazione più che al ragionamento deduttivo. Per questo è simile a un esercizio di respirazione, alla declamazione di versi, a un passo di danza.
L’autore – Nicola Dal Falco
Nicola Dal Falco ha scritto reportage di viaggio tra l’Europa dell’Est e il Sahara, poesie e racconti. Un suo saggio sulle sirene compare nella collana Indoasiatica, edita da Venetian Academy of Indian Studies, mentre con la germanista Ulrike Kindl si è occupato della riscrittura dei miti ladini delle Dolomiti. Ha vinto il Premio Montale Fuori di Casa 2016, sezione poesia di viaggio.
Carteggio 1946-1951 di Hannah Arendt ed Hermann Broch
In questo libro è presente un saggio introduttivo di Roberto Rizzo. Inoltre la traduzione è a cura di Vito Punzi.
Hannah Arendt e Hermann Broch si incontrano per la prima volta nel maggio 1946. Lui ha sessant’anni ed è uno scrittore affermato, lei quaranta e deve ancora pubblicare i suoi libri più importanti. Entrambi provengono da famiglie ebree assimilate, hanno subito l’odio razziale nazista e infine trovato in New York la prima tappa del loro esilio americano.
Nonostante il leggendario fascino di Broch, l’incontro con Hannah Arendt non porta né a una storia d’amore, né a una fugace avventura, ma ad un’intensa amicizia dell’anima e dello spirito, non passionale e sempre attentamente controllata, come testimonia questo Carteggio tra la filosofa tedesca e lo scrittore austriaco.
Broch era affascinato dal coraggio e dall’energia intellettuale della Arendt, la quale considerava La morte di Virgilio una delle più importanti opere letterarie della modernità, punto di congiunzione tra i romanzi di Proust e di Kafka. La corrispondenza getta luce sulle condizioni dell’esilio nei primi anni del secondo dopoguerra e presenta dibattiti su Albert Camus e Arthur Koestler, sulla situazione tedesca, su filosofi come Martin Heidegger e Karl Jaspers, sul tema dei diritti umani, in quegli anni oggetto dell’attenzione dei due interlocutori.
Gli autori
Un’ecologia delle relazioni (L’uomo e il suo ambiente) di Philippe Descola
In questo breve libro Philippe Descola racconta le tappe principali della sua carriera e introduce in modo originale alla pratica dell’antropologia e a un'”ecologia delle relazioni“.
La prima ricerca sul campo in Amazzonia gli ha consentito di vivere per anni con la tribù Jivaros Achuar, di osservare le relazioni degli amerindi con gli esseri della natura e di mostrare che l’opposizione occidentale tra natura e cultura tra gli Achuar non esiste.
Descola definisce inoltre quattro modalità di relazione con il mondo – totemismo, animismo, naturalismo e analogismo – rendendo conto delle relazioni dell’uomo con il suo ambiente.
L’autore – Philippe Descola
Philippe Descola è titolare della cattedra di Antropologia della Natura al Collège de France e Medaglia d’oro del CNRS. Ha condotto ricerche sul campo in Amazzonia, specializzandosi sugli usi della natura e le conoscenze tecnologiche delle comunità locali. Tra le sue pubblicazioni disponibili in italiano: Diversità di natura, diversità di cultura (Book Time2011), L’ecologia degli altri. L’antropologia e la questione della natura (Linaria 2016), Oltre natura e cultura (Seid Editori2014).