“Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.” — Carlos Ruiz Zafón
Cari iCrewers, vi è mai capitato di entrare in libreria, guardarvi attorno, magari fotografare qualche copertina e poi andare a casa e comprare i libri su internet? Se vi è capitato, avete fatto showrooming, fenomeno in aumento tra i clienti delle librerie in tutto il mondo.
La libreria Fountain Bookstore, inaugurata a Richemond in Virgina nel 1978, è una libreria indipendente che, stanca di questo pessimo comportamento da parte dei suoi clienti, ha pubblicato un tweet ormai virale in cui li ammonisce e chiede che smettano praticare lo showrooming.
Il tweet è diventato virale in pochissimi giorni con più di 10mila condivisioni e più di 50mila like.
Purtroppo è pensiero comune che la caratteristica principale delle librerie indipendenti sia un assortimento curato per i clienti, per cui questi ultimi entrano, osservano i libri esposti, per poi acquistarli su internet a prezzi quasi sempre inferiori. Questo perchè vendono al prezzo suggerito dall’editore e devono pagare spese come affitto e stipendi al personale. Hanno per cui margini di profitto minori e non possono permettersi di abbassare troppo i prezzi.
Questo fenomeno come detto, si è diffuso un po’ tutto il mondo. In Italia, dove questo atteggiamento è stato riscontrato in molte librerie del territorio, va anche peggio perchè può capitare che le persone entrino e chiedano un parere oppure un consiglio. Solitamente molti dei libri presenti nelle librerie vengono letti dai proprietari e dal personale, proprio per offrire una consulenza personalizzata al cliente. Sempre più spesso capita però che dopo qualche minuto di conversazione, questi escano e vadano a fare gli acquisti online.
Nonostante molti clienti siano ancora affezionati alle librerie, anche per i vari servizi che offrono, che vanno dai gruppi di lettura all’ospitare sempre più spesso eventi con autori e professionisti del settore, la preoccupante crescita dello showrooming ha fatto capire ai librai che non basta far vergognare i propri clienti per farli smettere e hanno abbandonato la lotta che la Fountain Boockstore sta ancora sostenendo, dando però un’alternativa, ovvero hanno lanciato l’idea di un biglietto d’ingresso, da scontare in caso di acquisto. Probabilmente, comunque, la soluzione migliore potrebbe essere trasformare il negozio in un vero e proprio showroom dando ai clienti la possibilità di acquistare on line direttamente nel punto vendita attingendo dal proprio magazzino e a prezzi scontati.