“Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.”
Pablo Picasso
Cari iCrewers sono felice di avere oggi come ospite Livia De Simone, una grande artista e di poter, grazie al suo intervento, mostrarvi quella che io considero “Arte Tecnologica”.
Molto umilmente e con la speranza di non offendere nessuno con l’introduzione di questo mio nuovo termine vorrei definire qui per la prima volta questo concetto di arte.
Con “Arte Tecnologica” io intendo tutte quelle creazioni che uniscono le tecniche tipiche del mondo artistico classico alla grafica per generare opere uniche. Non è un caso se nel titolo parlo di perfezione.
Livia De Simone e la perfezione
Cara Livia, ti ringrazio per essere qui e inizierei con il chiederti perché questa immagine ti rappresenta?
Mi dicono di essere un po’ streghetta!
Ahahah… No scherzi a parte…
La ragazza dell’illustrazione sta scoprendo i suoi poteri, sta cercando la sua strada nel mondo e affronta questa ricerca con determinazione cercando di superare le sue insicurezze. Anche io sono in un momento della mia formazione artistica in cui sono alla ricerca di un mio stile che non vedo, secondo me, ancora ben definito, e cerco di superare le insicurezze che a volte ancora escono fuori.
Ma nella realtà chi è Livia?
Sono nata a Roma mi sono diplomata al Liceo artistico, ho frequentato la facoltà di Architettura di Roma “La Sapienza”.
Ho iniziato a lavorare prima nel settore architettonico e poi in quello grafico, ma ho conservato sempre la passione per il disegno e, dal 2010 ho iniziato a lavorare come illustratrice freelance.
Le mie illustrazioni sono legate al fantasy; la scelta per questo genere ha radici nella grande passione per i libri che ho sempre amato leggere.
Ho realizzato diverse cover e illustrazioni per romanzi e racconti sia per autori sia in collaborazione con alcune case editrici, tra i quali: Le Figlie di Ananke, Nuova Terra, Nuova Vita, Tiger Fighters di Dilhani Heemba, Il Segreto dell’Ordine di Monique Scisci, saga Pactum Vampiri di Barbara Riboni, La Lettrice. Lo spirito dei ghiacci di Chiara Panzuti.
Nel 2014, dopo aver vinto un concorso indetto dalla Dunwich Edizioni, ho cominciato a collaborare con la casa editrice.
Nel 2015 ho realizzato alcune illustrazioni per la scrittrice Francesca Pace, e da lì sono arrivata a collaborare con la DZ Edizioni, associazione culturale e casa editrice fondata dalla stessa Francesca Pace.
Sempre nel 2015 inizia la mia collaborazione con la Astro edizioni di Francesca Costantino, per la quale ho realizzato le copertine di svariati romanzi fantasy, come: Il Male degli Avi di Giorgia Staiano, Dream Hunters. Il ponte Illusorio di Myriam Benothman, Il Segno della Tempesta di Francesca Noto.
Nel 2016 arriva la prima pubblicazione personale con Imaginarium. Un libro illustrato che vede la collaborazione della scrittrice Francesca Pace, che realizza i testi presenti nell’artbook.
Hai un luogo in cui crei le tue opere?
Disegno sempre a casa, nel mio studio, dove ho tutto ciò che mi serve: computer con tavoletta, colori, pennelli e matite.
Tranne quando vai alle fiere vero??
Dovete sapere cari iCrewers che presso lo stend della Dark-zone, durante alcune fiere, come quella che da poco si è conclusa, il Torino Comincs, è stato possibile osservare Livia De Simone e altri artisti creare le loro opere. Livia De Simone ha realizzato Lo Splendore, questo fiero drago che vi abbiamo mostrato.
Come fai a creare la cover di un libro, nel senso come riesci a plasmare la tua vena creativa/ispirativa sui gusti dello scrittore che ti ha commissionato la cover?
Non è sempre facile trovare il giusto connubio. Solitamente la prima cosa che faccio è cercare di capire che cosa sta cercando il committente, come sono i/il personaggi/io importanti sia fisicamente che caratterialmente, poi se l’autore ha un’idea già ben definita in testa cerco solo di renderla al meglio seguendo il mio istinto. Se invece non c’è un’idea ben definita, sono io che cerco di trovare la più adatta leggendo il testo o chiedendo maggiori informazioni all’autore su trama e personaggi.
Leggi sempre i libri degli scrittori che ti chiedono una cover?
No non sempre, dipende molto dal tempo che ho a disposizione per realizzare la cover.
Qual è il lato del tuo lavoro che ti piace di più?
Quando riesco a dare al committente ciò che vuole. Quando capita che mi dicano “ era proprio cosi che lo immaginavo”.
Quale quello che ti piace meno?
Non so, forse a volte l’essere parecchio sotto pressione per lavori impegnativi o scadenze molto brevi.
Tutti i sogni richiedono sacrificio, forza di volontà e testardaggine. Quali sono gli ostacoli che hai incontrato lungo il cammino?
Partiamo dal dire che prima io non facevo questo lavoro, e non pensavo neanche di farlo diventare tale. Ho sempre disegnato ma per passione e per me stessa. C’è stato poi un momento in cui ho avuto modo di mettermi a disegnare più spesso, non stavo lavorando molto, e postando alcuni disegni sul mio profilo di facebook sono stati notati da un’autrice che mi ha chiesto se le potevo realizzare la copertina per un suo racconto che sarebbe uscito a breve, e da li è cominciato tutto, quasi per caso. Nel momento in cui ho deciso di tentare questa strada mi sono messa sotto a disegnare, disegnare e ancora disegnare, per riprendere la mano e migliorare… il sacrificio più grande forse è stato il doverlo fare quasi sempre di notte, avendo un bimbo molto piccolo a quel tempo, a cui dover star dietro tutto il giorno.
In campo artistico qual è la tecnica che prediligi?
Al momento il digitale, però amo sempre fare i bozzetti iniziali con le matite, che è un’altra tecnica che amo molto.
Com’è lavorare per una casa editrice? Che differenze ci sono con i lavori che ti commissionano gli scrittori?
Mi trovo bene a lavorare sia con le case editrici, che direttamente con gli autori, la differenza forse sta nel rapporto che si crea con l’autore, non so se è sempre cosi, però vedo che con l’autore c’è un rapporto più diretto e meno formale. Con le CE è spesso il contrario, a meno che non si crei una collaborazione continuativa che porta a creare anche un rapporto più stretto con l’editore. Spesso però gli editori li senti una volta, poi magari per un anno non li senti più perché capita anche che collaborino con più illustratori e in base al tipo di cover che devono realizzare decidono quale illustratore gli sembra più adatto.
Hai un motto? Una frase che ti rappresenta?
Ahahah… No un motto vero e proprio no.
C’è una frase di Picasso però che mi è sempre piaciuta:
“L’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno.”
Ed è vero è cosi…quando disegni trasmetti le tue sensazioni e stati d’animo e questi possono arrivare da ovunque, cosi come l’ispirazione.
Ed eccoci arrivati alla fine di questa bella intervista, ringrazio Livia De Simone per la sua gentilezza e disponibilità, spero di aver lasciato a tutti voi uno spunto di riflessione e di contemplazione.
Vi saluto cari iCrewers e come dico sempre….
IN ALTO I NOSTRI CUORI!!
[amazon_link asins=’1500169773,B01EG7OKUS,8899768986′ template=’ProductCarousel’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5915764d-e581-11e7-8dcc-6b3f662b0a98′]