“Un romanzo compatto di grande maturità che riesce nella sfida di tenere insieme leggerezza e profondità, affrontando con piglio holdeniano e stile impeccabile il complesso tema della parola tra pulizia e ipocrisia nel singolare contesto del bilinguismo altoatesino”
Lingua Madre, lo sguardo critico dell’autrice sulla realtà linguistica altoatesina.
Maddalena ha 27 anni, è nata e cresciuta a Bolzano, di cognome tedesco ma di lingua madre italiana. Dopo la maturità classica si sposta a Monaco di Baviera, dove risiede, per studiare Germanistica. Attualmente sta seguendo un dottorato di ricerca in italianistica sulle strategie di evasione in Torquato Tasso e Giovanbattista Marino. Le galline del signor Rizzoli, La zona del riso, Fai che, sono i racconti apparsi su “Nazione Indiana”, Neutopia»”e “Crapula Club”.
Lingua madre racconta le contraddizioni linguistiche che si generano a Bolzano e nell’Alto Adige verso le quali l’autrice esprime il personale pensiero prettamente critico rispetto alla realtà territoriale.
Deceptions, Inganni, Il romance autoconclusivo di Flora Gallert
Si nasce scrittori, perché la voglia di scrivere e di raccontare non si può studiare o imparare… però solo la voglia di prendere la penna in mano non basta: bisogna studiare molto, mettersi in gioco. da quando scrivo, leggo anche molto più attentamente: mi soffermo di più sulle parole, sulle descrizioni. Per quanto riguarda l’ispirazione, può ispirarmi qualsiasi cosa: una persona, una situazione che magari vivo tutti i giorni ma che in un momento preciso acquista tutta un’altra importanza. Personalmente amo i romanzi rosa eppure tra i miei preferiti c’è Harry Potter, un fantasy, e “I pilastri della terra” di Ken Follet, un romanzo storico.
I suoi sono principalmente romance contemporanei: Chiedimi di restare, Innamorarsi a Londra e The (im)perfect man. Quelli a cui è più legata sono “Outside: un amore di periferia” e il romanzo d’esordio “La salvezza in uno sguardo”, un low fantasy pubblicato con la CE Lettere Animate senza pseudonimo.
“Adesso ti faccio vedere di chi sei, di chi sei sempre stata.”
Ewa ha bisogno di una via d’uscita. L’amore di Malek è tanto profondo quanto tossico. Lui è il tipico ragazzo da cui fuggire ma di cui lei sembra non poter fare a meno, forse perché le scorre nelle vene come la più potente delle droghe, le crea una dipendenza sempre più odiosa, man mano che il suo cuore viene distrutto dagli errori continui di lui. Tutto cambia quando Ewa conosce Philip Nowak, la sua roccia nel mare in tempesta, il suo punto fermo a cui si aggrappa disperatamente in un momento di fragilità.
Decide quindi di chiudere con il passato, la sua vecchia vita, le sue insicurezze. Ora sta per diventare la signora Nowak e tutti i pezzi della sua vita torneranno al loro posto. Spenta ma tranquilla, Ewa non si aspetta di incontrare, sotto vesti del tutto nuove, Malek. Lui, il cattivo ragazzo ora è un uomo rispettabile e d’affari. Nonché braccio destro di Philip. Ewa è confusa, a tratti in astinenza del suo unico e grande amore. Ma la rete di inganni in cui si è rinchiusa per proteggersi ora potrebbe rivelarsi la più bastarda delle trappole, e il castello di sabbia appena costruito le crollerà addosso al primo soffio di vento. Di chi può fidarsi davvero?
Flora Gallert afferma che “leggere libri è importante per evadere dalla realtà, per ampliare la cultura, per imparare a essere più empatici”.
Sono d’accordo con lei e tu?