Ciao iCrewer, oggi nella nostra rubrica Sogni di carta ci fa compagnia una autrice che ho conosciuto ed amato recensendo un suo libro.
Lei si chiama
Linda Bertasi
Linda Bertasi nasce nel 1978. Appassionata di storia e letteratura inglese, gestisce il suo blog LINDA BERTASI BLOG dove offre servizi GRATUITI agli emergenti. Collabora con Magazine, Lit-Blog, Case Editrici e Web-site. È una delle fondatrici del Gruppo Facebook IO LEGGO IL ROMANZO STORICO ed Editor de La Bussola – Servizi Editoriali. Proprietaria di una piccola realtà commerciale, vive nella provincia di Ferrara con la figlia
Nel 2010 esordisce con il romance Destino di un amore, cui fa seguito il paranormal-romance Il rifugio. Un amore senza tempo che le vale il secondo premio al concorso letterario “Valle Senio” 2012. È una delle fondatrici del gruppo Io leggo il romanzo storico ed è socia ordinaria EWWA.
Benvenuta Linda, grazie per aver accettato questa intervista, iniziamo con la più classica delle domande:
Chi è Linda Bertasi, quando toglie i panni di scrittrice?
Ciao, e grazie mille per avermi invitata nel vostro meraviglioso blog. Innanzitutto sono una mamma, gestisco un’ortopedia nella provincia di Ferrara, sono anche blogger ed editor, appassionatissima di storia e letteratura inglese e russa. Sono cresciuta leggendo classici e venerando Tolstoj, Shakespeare e Jane Austen. All’attivo ho sei romanzi che vanno dallo storico all’erotico, dal contemporaneo, al fantasy, al paranormal. Esordii nel 2010 e, da allora, scrivo.
Come nasce la tua passione per la scrittura?
Non ricordo un periodo della mia vita che non fosse legato alla scrittura. Ho iniziato con le lettere, i diari, per poi passare a poesie e racconti, e a diciassette anni scrissi il mio primo romanzo storico, un tomo di quattrocento pagine, dal titolo “La Collina Incantata”. Scrivere mi realizza, mi completa, per me è linfa vitale, non potrei esistere senza.
Come definisci la tua scrittura?
Io scrivo seguendo la tecnica dello “Show don’t tell”: Mostra, non raccontare! La mia scrittura è stata definita suggestiva per l’attenzione che do all’ambientazione, a far sentire il lettore dentro la storia. È drammatica; essendo cresciuta con Shakespeare, non scriverò mai una storia “rose e fiori” e , a volte, è anche poetica, soprattutto per quanto riguarda il romanzo storico.
Sei un’autrice eclettica, hai pubblicato diversi romanzi diversamente strutturati, ti piace variare? O hai un genere che preferisci in particolare?
Io seguo l’ispirazione, nulla di più. Secondo me, scrivere è pura magia, mi adeguo solo ad ascoltarla e diventare “serva” della penna. I miei romanzi sono controcorrente, nel senso che il genere scelto cozzava con ciò che andava di moda in quel momento, ma mi piace seguire l’ispirazione, senza seguire schemi imposti.
Come nasce l’idea dei tuoi libri?
L’ispirazione nasce all’improvviso. Può trattarsi di un viaggio, una canzone, un’immagine alla TV, un passante, una frase udita per caso, un sogno. Nel caso de “Il Respiro dei Ricordi” era il sogno di tutta una vita. Il Regency è il motivo per cui io scrivo, me ne innamorai a dodici anni. Volevo raccontare la storia di un amore epico, con la A maiuscola, inserito in un’ambientazione suggestiva come la Cornovaglia e, finalmente, ho realizzato questo piccolo grande sogno.
E i personaggi?
I personaggi nascono da soli, forse sembrerà strano, ma sono certa che molte autrici saranno d’accordo con me. Scrivere è magia, e gli stessi personaggi arrivano e si muovono come vogliono loro, io mi limito a descriverne azioni e pensieri. Viaggio con loro, scopro tutto con loro, anche il finale e il titolo non so mai quali saranno. Tutto procede man mano, non seguo scalette, né schede personaggi.
Ti rispecchiano?
Le eroine sicuramente hanno alcuni tratti caratteriali che mi appartengono, come i valori secondo i quali vivono, la passione per la letteratura e l’amore in cui credono. Tutto il resto è distaccato.
Nel recensire Il respiro dei ricordi mi sono sentita catapultata nel mondo di Jane Austen, ed ho ritrovato il mistero di Barbablù, cosa mi dici?
Jane Asuten è il motivo per cui io scrivo, avevo dodici quando lessi “Ragione e Sentimento”, e da allora il romanzo storico è la mia vita. Ero davanti alla sua tomba a Londra, il giorno che ricevetti il primo contratto editoriale; Jane e io siamo legate, di sicuro in un’altra vita devo averla conosciuta. So tutto o quasi di lei, letto tutta l’opera, persino i volumi mai tradotte dei romanzi incompleti. Il regency è la mia vita, e ne ho un rispetto reverenziale. Mi piace molto mescolare nei miei romanzi mistero e passione, incognite e Storia; non amo i romanzi “semplici”, un enigma arricchisce la trama e stimola il lettore.
Ho apprezzato la cura dei particolari che hai utilizzato per l’ambientazione, dimostra uno studio approfondito del periodo, lo fai con tutti i tuoi romanzi?
Certo, sempre, è una mia caratteristica, è ciò che ricerco anche nei libri di altri: la puntigliosità e fedeltà storica. Per scrivere, impiego anni. La ricerca per “Il Respiro dei ricordi” durò quasi due anni; nulla deve essere lasciato al caso nello storico, ma anche nel contemporaneo o nel fantasy ricerco sempre molto. Il lettore merita rispetto, a mio avviso.
Qual è il periodo storico che preferisci?
Sono appassionata di regency da sempre, ma un’altra delle mie grandi passioni è l’epoca del regno Tudor, conosco quasi tutto sull’argomento. E amo molto anche la guerra di secessione americana, che è stata l’ambientazione per un altro mio storico: “Il Profumo del Sud”.
Il tempo è trascorso velocemente e piacevolmente in tua compagnia e tante sono le domande che vorrei sottoporti per soddisfare le curiosità dei nostri lettori, mi limiterò ad un’ultimo quesito:
Se i lettori volessero seguirti come possono fare?
Sono un po’ su tutti i social: Facebook, Linkedin, Twitter, Youtube, Instageam. Ti lascio, comunque, il mio sito ufficiale dove trovi tutti i riferimenti. WEB-SITE http://lindabertasiautrice.blogspot.it/
Ancora grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande.
Grazie infinite per questa bella intervista e un saluto a tutti i vostri lettori.
L’intervista si conclude con la speranza di averti incuriosito caro iCrewer a leggere i suoi romanzi.
Grazie infinite <3
E’ stato un piacere per me riuscire a conoscerti meglio.