“Nemmeno gli assassini avrebbero potuto descrivere i dettagli della mattanza. La confessione di Olindo e Rosa è la prova della loro innocenza”. Questo è ciò che dicono i giornalisti Felice Manti ed Edoardo Montolli sulla Strage di Erba, delitto che presto si raprirà per scagionare Olindo e Rosa, condannati all’ergastolo.
Gli autori de Il Grande Abbaglio, spiegano come Olindo e Rosa effettivamente possano essere innocenti. Ma scopri tutto qui nel nuovo articolo di Lifestyle!
La Strage Di Erba: Cos’é successo?
La strage di Erba è un caso di omicidio plurimo avvenuto a Erba (CO), in Via Armando Diaz, 25, l’11 dicembre 2006. I coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi furono (forse) gli autori di questo tragico evento. Le vittime furono: Raffaella Castagna e suo figlio Youssef Marzouk, ma non solo, infatti anche la madre di Raffaella Castagna Paola Galli fu vittima dell’aggressione. Anche la vicina di casa Valeria Cherubini morì nel corso della strage, il maritò però si salvò. L’appartamento di Raffaella Castagna fu poi dato alle fiamme subito dopo l’esecuzione del delitto. Nel 2011, la Corte suprema ha rigettato i ricorsi proposti, rendendo definitiva la sentenza contro Olindo e Rosa come autori della strage, già condannati all’ergastolo. Ma negli ultimi anni, molti si sono resi conto che forse non è andata proprio così.
Vediamo perché!
Prove a favore di Olindo e Rosa
Le Intercettazioni: Conversazioni dei due che si riferiscono all’aggressione e spiegano il movente, sono state assimilate come una confessione. Anche il DNA: Nella loro Seat Arosa, furono trovate tracce di DNA, o meglio sangue, che appartenevano a Valeria Cherubini e a suo marito Mario Frigerio. La presenza di queste tracce nel veicolo dei coniugi fu oggetto di dibattito. Secondo il processo, non si trattava di contaminazione, ma Olindo aveva risposto al procuratore dicendo di avere sangue sulla testa. Inoltre ci sono nuovi testimoni e prove: Sono presenti nuove testimonianze come un uomo che ha riferito di una faida con un gruppo rivale. Infatti, la casa della strage risulta essere un centro di spaccio, riducendo il movente d’odio verso le vittime. Si sono trovate nuove prove come intercettazioni ambientali, telefoniche, audio e video che la Corte d’Appello di Brescia dovrà valutare.
Ma ora vediamo cosa ne pensano due giornalisti che hanno parlato del caso nel libro Olindo e Rosa, disponibile qui!
Olindo e Rosa di Edoardo Montolli e Felice Manti
Edoardo Montolli e Felice Manti
Edoardo Montolli: giornalista, autore di diversi libri inchiesta molto discussi. Tre li ha dedicati a questa strage: Il grande abbaglio e L’enigma di Erba e Olido e Rosa, con Felice Manti. Ne Il caso Genchi ha raccontato diversi retroscena su casi politici e giudiziari degli ultimi vent’anni. Dal 1991 ha lavorato con decine di testate giornalistiche. Alla fine degli anni ’90 si occupa di realtà borderline per il mensile Maxim. Dalla fine del 2006 alla primavera 2012 dirige la collana di libri inchiesta Yahoopolis dell’editore Aliberti, portandolo alla ribalta nazionale con diversi titoli che scalano le classifiche da I misteri dell’agenda rossa, di Francesco Viviano e Alessandra Ziniti a Michael Jackson- troppo per una vita sola di Paolo Giovanazzi. Ha pubblicato tre thriller, considerati tra i più neri dalla critica; Il Boia, La ferocia del coniglio e L’illusionista.
Felice Manti: giornalista nato a Reggio Calabria. Con Antonino Monteleone nel 2010 ha scritto O mia bella Madundrina, premio Livatino 2011. Ha scritto anche Il grande abbaglio e Olindo e Rosa con Edoardo Montolli e I padroni dell’acqua, instant book per Il Giornale, dove lavora dal 2005.
Guarda qui il primo episodio del loro podcast!