Bentornato nella nostra rubrica dedicata al Lifestyle, amico iCrewer. Una rubrica che come sai si occupa di selezionare e consigliare libri che ruotano intorno alla cultura pop. Oggi ti segnalo A mani nude, il libro uscito a gennaio per HarperCollins Italia scritto dal cantante Nek, al secolo Filippo Neviani.
A mani nude non è una vera e propria biografia ma il racconto, da parte del cantante emiliano, di un certo periodo della sua vita e del suo percorso musicale.
A mani nude: il libro di Nek
Mi piace sempre quando un cantante decide di scrivere un libro. Che sia un romanzo – vedi Francesca Michielin appena uscita in libreria – o che sia il racconto di sè stessi e delle proprie emozioni, trovo sia bellissimo. Del resto la scrittura accomuna letterati e musicisti: entrambi mettono nero su bianco storie ed emozioni.
Se è vero che la canzone somiglia molto alla poesia, per metrica e intensità, è anche vero che il desiderio di raccontare è insito in chi scrive canzoni. Il dono della sintesi e del riuscire a condensare tante cose in tre minuti di brano è ammirevole, ma capisco che non sempre può bastare. Ecco dunque che nasce l’esigenza di riempire fogli con pensieri, riflessioni e storie: di passare alla letteratura.
Questo è un pensiero tutto mio, è chiaro, ma mi piace vederla così. Mi piace spiegare in questo modo la decisione da parte di musicisti e cantanti di scrivere un libro.
Oggi, come detto, ti segnalo il libro di Nek. Come ben sai Nek è il nome d’arte di Filippo Neviani, uno dei cantanti più popolari della scena musicale italiana. Ha ben diciassette album all’attivo, cantati in italiano e spagnolo, e ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo.
Se torno indietro con i ricordi, e provo a legarli alle sue canzoni, mi ritrovo senza dubbio poco più di ventenne. Filippo Neviani è il cantante preferito di mia sorella, quindi posso dire che in casa nostra ha suonato parecchio, così come posso affermare di conoscere abbastanza bene la sua produzione musicale. Tanto da potermi fidare pensandolo anche nelle vesti di scrittore.
Laura non c’è, In te, Cuori in tempesta, Sei grande, Dimmi cos’è, Se una regola c’è, Ci sei tu, Almeno stavolta, sono solo alcune delle sue canzoni di grande successo. Se dovessi scegliere un suo disco da portare con me per un viaggio, andrei su Lei, gli amici e tutto il resto del 1996 proprio per il fatto di riuscire ad alimentare il mio amato effetto nostalgia per quell’età che non tornerà più. Ma è anche un disco che consiglierei per il suo suono molto influenzato dal rock, vero grande amore di Nek.
Senza perdere altro tempo con i miei aneddoti personali e ricordi legati a questo grande artista, ti lascio con la sinossi molto intrigante del libro.
“A volte, un solo momento può cambiare tutto. Basta una giornata di sole, la campagna che brilla, la voglia di dedicarsi a lavori di bricolage, lavorare al legno, a un vecchio carro che un tempo lontano era stato un calesse.
L’incidente è improvviso. Il sangue, poi il dolore, la paura, lo shock. La corsa verso l’ospedale. La mano squarciata.
La possibilità di non recuperarne l’uso. Ma che vuol dire perdere la funzionalità di una mano per un musicista? La stessa mano che ha sempre usato per suonare, comporre, creare?
In occasione del suo cinquantesimo compleanno, Filippo Neviani, Nek, partendo dall’incidente che lo ha colpito, si lascia andare a riflessioni aperte, sul dolore, la pazienza, il coraggio, l’amore, la fede. In A mani nude si racconta come mai ha fatto, con profondità, senza ¬ filtri e senza paura di ammettere debolezze e fragilità.
Ricorda i suoi inizi, i primi successi e le prime avversità, ripensando a suo padre che non c’è più ora che è lui, a essere padre. E parla al lettore, con assoluta onestà e aprendo il suo cuore, del rapporto con la fede, delle crisi che colpiscono gli uomini e fanno dubitare delle proprie scelte, del proprio talento. Ma parla anche delle risorse che puoi trovare in te stesso nei momenti di difficoltà e dolore, risorse che di solito non sai nemmeno di avere.
E, ovviamente, A mani nude è anche un libro sulla musica. Partendo dai terribili pensieri sul letto dell’ospedale, Nek ritorna con la mente a quello che ha signi¬ficato la musica nella sua vita e si chiede come sarà la sua vita se non potrà mai più suonare. E, ancora di più, si chiede come sarebbe stata la sua vita senza la musica.
Impreziosito da una prefazione di Gianni Morandi, A mani nude è un libro emozionante e incredibilmente intenso, scritto da uno dei cantautori italiani più amati.
Ci sentiamo alla prossima e come sempre… buone letture!