Qualche giorno fa, per la precisione il 27 agosto 2023, si è concluso il campionato mondiale di atletica leggera, che ha tenuto incollati agli schermi gli appassionati di ogni età.
Credo che in Italia ci sia un rapporto molto particolare con lo sport, che si potrebbe sommariamente riassumere con “il calcio è sport, lo sport è calcio”, e che porta la gran parte del pubblico – io compresa, non essendo abbastanza ferrata in materia per conoscere la periodicità di altri aventi sportivi – a prestare attenzione quasi soltanto agli avvenimenti di calcio maschile – sebbene la percezione rispetto a quello femminile stia migliorando, ho la sensazione che, purtroppo, se ne parli principalmente quando quello maschile è assente, e non come una branca ugualmente importante della stessa disciplina. Non è raro, quindi, finire per dimenticare che lo sport è molto più ramificato e variegato.
Il campionato mondiale di atletica leggera: quando si è svolto e com’è andato
Quella di tenere competizioni a livello mondiale dedicate specificatamente all’atletica leggera è una tradizione inaugurata nel 1983 a Helsinki, in Finlandia. Inizialmente i giochi si tenevano ogni quattro anni, come le Olimpiadi, salvo poi diventare a cadenza biennale a partire dal 1991.
Quella di quest’anno è stata la diciannovesima edizione del campionato mondiale di atletica leggera e ha avuto luogo a Budapest, in Ungheria, dal 19 al 27 agosto. Le specialità che rientrano nell’ambito della competizione sono davvero molte: corse su pista e su strada, staffette, lancio (del disco, del martello e del giavellotto), getto del peso, salto in alto e con l’asta, salto in lungo, dechatol…
Insomma, ce n’era per tutti i gusti, non rimaneva altro da fare che segnarsi gli orari in cui si sarebbero svolte le specialità che più interessavano o appassionavano – tenendo bene a mente la caratteristica modalità di fruizione televisiva delle gare, ossia un continuo intervallarsi tra discipline, in modo da cercare di mostrare più momenti salienti possibile tra le gare che avvengono contemporaneamente nello stadio, o negli stadi.
In particolare, a far sognare e vincere la medaglia d’oro italiana, ripentendo l’impresa già realizzata alle Olimpiadi di Tokyo 2022, è stato Gianmarco Tamberi con il salto in alto. Gli argenti sono state vinte da Leonardo Fabbri nel getto del peso, e nella staffetta 4×100 metri maschile da Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu. Infine, il bronzo è arrivato nella marcia di venti chilometri, disciplina di Antonella Palmisano.