Oggi vi voglio parlare di un libro che è stato pubblicato nel 2016 e che mi sono ritrovata per puro caso, pochi giorni fa, a sfogliare in una libreria, guarda caso nella sezione cucina e dintorni…
Avventure di una cuoca improvvisata e pasticciona che vuole pubblicare un libro di ricette.
CUOCO che bella parola “cuoco”. Ora non pensate che sia mia, “l’ho rubata”, si avete letto bene, ru-ba-ta proprio da un cuoco che viveva nella mia città (il suo nome d’arte era Pantagruel) e che aveva fatto della sua professione uno stile di vita.
Forse è proprio questo che cerca di dirci l’autrice, Chiara Pesenti con il suo libro “Le farfalle sotto l’arco di Tito“, porre l’attenzione del lettore sulle passioni e i desideri che albergano in ciascuno di noi. E credo che la passione della cucina sia arrivata al primo posto, da un pò di tempo, grazie anche alle tantissime trasmissioni culinarie che vediamo in televisione giocando con il telecomando.
Quello che colpisce in particolare di questo libro, che risulta essere un seguito, è la varietà dei personaggi e i nomi inusuali; per cominciare da colei che ha ispirato l’autrice, “CHEDONNA”, un personaggio nato inizialmente per allontanarsi da uno stereotipo di donna radical-chic, snob e prepotente da cui, Chiara Pesenti voleva prendere le distanze. A seguire MioMarito e IlPrincipe (il figlio), Tuttisuoi, Anchemiei, Lastregadisopra, e via dicendo. L’autrice scrivendo ha cominciato ad amare i suoi difetti, a scoprire lati del suo carattere sorprendentemente contraddittori. Infatti il suo primo libro è uscito con il titolo “Il mondo di Chedonna”.
In una intervista ho trovato la conferma che la Pesenti ha iniziato con una Chedonna snob, ma nel corso degli anni la personalità del nostro personaggio è diventata più complessa per gli spunti offerti dalla vita quotidiana e il trattare con le persone più disparate, e magari c’è anche un pò della scrittrice.
Forse mi sono allontanata un pochino dalla strada maestra, torniamo al nostro libro.
Si è proprio così, ve l’ho appena scritto Chedonna è ciascuno di noi, con i propri sogni e le proprie ambizioni. Il suo è quello di voler pubblicare un libro di ricette, un nuovo stile in cucina tra precotti e surgelati avanzati in frigo, insomma una vera e propria arte del riciclo.
E’ una trama scoppiettante, piena di colpi di scena che vi faranno sorridere e riflettere, e magari, perchè no (mi sono fatta influenzare dal nostro personaggio) desiderare di voler provare i suoi manicaretti.
Io il libro l’ho comprato, ora tocca a voi e chissà che grazie a “Chedonna” qualcuno di noi non si lasci contagiare dal voler provare a buttare giù qualcosa… magari un libro; ma se non lo comprate non potrete mai saperlo.