Cosa dareste per una tazza di cioccolata?
Milena ha fame d’amore. Una fame che la trascina in un vortice di avvenimenti segnati dal bisogno di riempire il suo vuoto, afferrando qualsiasi cosa sembri soddisfarla. Ma i surrogati dell’amore sono tossici, illusori e dolorosi. Una cioccolata calda è il filo conduttore del destino di Milena: un destino che, nel momento in cui tutto sembra perduto, la fa imbattere nell’aiuto inaspettato di un’antica rivale in amore, Maria. Questa insperata amica diventa la sostenitrice della rinascita di Milena. Insieme riusciranno a curarsi a vicenda le antiche ferite: Milena comprenderà l’origine del proprio vuoto, mentre Maria travolgerà l’amica in un viaggio alla scoperta delle radici dell’amore.
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Cento pagine dove la protagonista è la giovane Milena che, sola per mancanza di qualsiasi tipo d’affetto, entra in una pericolosa spirale di sesso, droga e alcool. Successivamente, nella seconda parte del romanzo, a soggiogarla saranno le persone. Per una buona parte del testo con Milena c’è Maria e la sua quantità di problemi mai sviscerati del tutto.
Il romanzo è un altalenarsi di prospettive delle due giovani alla ricerca di una pace interiore.
Tutto questo è legato a una tazza di cioccolata calda che troveremo in diversi momenti e con diversi significati.
Per voi cosa ha rappresentato una tazza di cioccolata calda in determinati momenti?