È indubbio che, parlando di Pirati dei Caraibi, siano molti i particolari che vengono alla mente. Non solo Jack Sparrow è un protagonista inimitabile che influenzerà l’immagine del pirata per un periodo di tempo non indifferente (consideriamo che il primo film è uscito del 2003, e rimane tutt’ora attuale), ma le storie sono sempre avvincenti ed emozionanti.
Per non parlare di quella colonna sonora diventata ormai iconica. Bastano poche note ed ecco che pare quasi di vedere in lontananza Jack scappare – con il suo stile di corsa… particolare – da qualche mostro o gendarme che gli dà la caccia. Non stupisce, quindi, che in commercio si possano facilmente trovare spartiti della canzone, così come i più vari articoli di merchandising, dalle felpe, alle tazze, passando per pupazzetti, porta chiavi e costumi da cosplay. Insomma, è indubbio l’amore del pubblico per questa serie e tutti i suoi personaggi.
Eppure, c’è un fatto di cui non tutti sono a conoscenza: Pirati dei Caraibi non è soltanto una serie cinematografica, ma anche di romanzi.
Pirati dei Caraibi: non solo film, ma romanzi
Quante volte abbiamo detto “di questo è meglio il film?”, oppure ” la storia è raccontata meglio nel libro”, o il grande classico “nel libro questa cosa era diversa” (che, alla fin fine, è il motivo per cui ho smesso di guardare film di libri che ho già letto: finisco per passare metà del tempo a categorizzare ogni più piccola differenza)?
Molto spesso, il presupposto implicito per affermazioni di questo tipo è che il libri sia stato pubblicato precedentemente alla realizzazione del film. È così per i grandi classici (ovviamente), ed è così per romanzi bestseller contemporanei, di cui viene realizzata una trasposizione cinematografica o in serie TV, per cercare non solo di attirare il pubblico di lettori, ma di ammaliare che anche nuovi spettatori. Pensiamo a Harry Potter, Twilight, Hunger games, It… in principio c’era il libro, e poi è arrivato il film.
A volte la versione per il grande schermo è fedele e ben fatta, in altri casi si può parlare di “tratto da”, piuttosto che di una trasposizione vera e propria, ma mettersi a disquisire di quale sia il modo migliore di approcciare questo tipo di opere è una discussione senza fine.
Non bisogna, però, cadere in tentazione e fare l’errore di presuppore che questa sia l’unica relazione possibile tra libro e film, e l’esempio perfetto è proprio Pirati dei Caraibi. In questo caso è stata la straordinaria popolarità e il grandioso successo dei film a dar vita a una serie di romanzi (marketing? Possibile, ma è indubbio che Jack Sparrow è una fonte d’ispirazione niente male).
E la lista non si ferma di certo qui. Possiamo trovare, infatti, anche i cinque libri di Tui T. Sutherland, pubblicati sempre dalla Disney, che compongono la serie Pirates of the Caribbean: Legends of the Brethren Court, non tradotta in italiano. Qui Jack, ingaggiato da un misterioso personaggio, dovrà portare a termine la sua missione e salvare il mondo (tanto lo fa sempre, che lo voglia o no) dall’ingerenza del malefico Shadow Lord. Anche in questo caso di tratta di romanzi per ragazzi.
Infine, i prequel di Pirati dei Caraibi, quelle opere meravigliose che rispondo a tutte le mille domande sui protagonisti, senza la paura degli spoiler – perchè tanto l’opera principale è già uscita da un po’. In particolare, troviamo Pirates of the Caribbean: The Price of Freedom di A. C. Crispin, in cui vengono ripercorse le avventure del capitano della Perla Nera quando navigava per la Compagnia delle Indie Orientali; e Pirates of the Caribbean: The Price of Freedom, sempre di A. C. Crispin, in cui racconta la vita di Carina Smyth prima di La vendetta di Salazar. Entrambi i romanzi si trovano solamente in inglese.