Il personaggio di Charles Mortdecai ha affascinato i lettori per anni attraverso la serie di libri scritta da Kyril Bonfiglioli. Tuttavia, quando nel 2015 è stato rilasciato il film Mortdecai con Johnny Depp nel ruolo principale, molte aspettative sono state messe in discussione. In questo articolo, esploreremo le differenze tra il film e la serie di libri, cercando di comprendere come la trasposizione cinematografica si è discostata o ha rispettato l’opera originale.
La serie di libri dedicata a Charles Mortdecai
La serie di libri di Kyril Bonfiglioli, composta da Don’t Point that Thing at Me (1972), After You with the Pistol (1973) e Something Nasty in the Woodshed (1976), segue le avventure di Charlie Mortdecai, un eccentrico e aristocratico collezionista d’arte coinvolto in varie situazioni surreali e comiche. L’umorismo sottile e il tono ironico delle opere hanno reso la serie un cult tra i lettori.
Differenze nel carattere di Mortdecai
Il primo libro, Don’t Point that Thing at Me, presenta una trama intricata che coinvolge il furto di un dipinto prezioso. Nel film, la trama è semplificata e adattata per adattarsi a una struttura cinematografica più convenzionale, introducendo elementi aggiuntivi e modificando significativamente la risoluzione del mistero. Queste modifiche potrebbero essere state fatte per rendere la storia più accessibile al pubblico cinematografico, ma hanno sacrificato parte della complessità e della sottigliezza della trama originale.
Personaggi secondari
Mentre i libri presentano una varietà di personaggi secondari ben sviluppati, il film sembra concentrarsi maggiormente sulle interazioni di Mortdecai con il suo fedele servitore Jock Strapp (interpretato da Paul Bettany) e sua moglie Johanna (interpretata da Gwyneth Paltrow). Alcuni personaggi chiave della serie di libri subiscono notevoli cambiamenti nel film, tanto che il loro ruolo e la loro dinamica con Mortdecai sono radicalmente diversi.
Stile e Atmosfera
La serie di libri di Bonfiglioli è rinomata per il suo stile umoristico, il sarcasmo sottile e la prosa elegante. Il film, pur conservando alcuni elementi di humor, tende a enfatizzare di più la comicità visiva e slapstick. Questo cambio di tono può aver contribuito a una perdita di parte della sofisticatezza che contraddistingue le opere originali.
In conclusione, il film “Mortdecai” rappresenta un adattamento liberamente ispirato alla serie di libri di Kyril Bonfiglioli. Mentre alcune differenze sono comprensibili per adattare l’opera alla cinematografia mainstream, le modifiche sostanziali nella caratterizzazione dei personaggi e nella trama hanno suscitato reazioni contrastanti tra i fan della serie letteraria.
Chiunque abbia apprezzato la serie di libri potrebbe trovare il film una rappresentazione più eccessiva e distorta del materiale originale, mentre gli spettatori nuovi potrebbero apprezzare la commedia cinematografica in sé. In definitiva, la discrepanza tra il film e i libri di Bonfiglioli solleva domande interessanti sulla trasposizione dei testi letterari sul grande schermo e su come bilanciare fedeltà all’originale e necessità di adattamento.