Il Vangelo di Tommaso è uno dei testi apocrifi più famosi, scoperto nel 1945 nella collezione di manoscritti antichi a Nag Hammadi, in Egitto.
Questo testo è una raccolta di 114 detti o logia, che in greco significa parole o citazioni, presumibilmente attribuiti a Gesù Cristo.
Rappresenta una delle principali fonti del cosiddetto cristianesimo gnostico, ovvero cristianesimo fondato sulla conoscenza o meglio sull’ illuminazione.
Il Vangelo di Tommaso differisce dai vangeli canonici: Matteo, Marco, Luca e Giovanni sia per il suo stile che per il contenuto. Molte delle affermazioni di Gesù in questo vangelo sono presentate come brevi aforismi o enigmi, spesso senza contesto narrativo.
Inoltre, il testo presenta una visione del cristianesimo che mette maggiore enfasi sulla conoscenza spirituale, la gnosi, come via per la salvezza, piuttosto che sull’adesione a dogmi o rituali.
L’autore del Vangelo di Tommaso non è noto con certezza, e alcuni studiosi ritengono che il nome “Didimo Giuda Tommaso” sia stato associato al testo per dare maggiore autorità al documento, piuttosto che perché sia stato effettivamente scritto da un discepolo di Gesù di nome Tommaso.
Molti studiosi affermano che il testo risalirebbe al 50/ 60 a.C. Perciò sarebbe una fonte antecedente ai Vangeli detti sinottici, termine greco che indica dei testi che ‘si possono guardare insieme’.
Il Vangelo di Tommaso è oggetto di studio e discussione tra gli studiosi del cristianesimo primitivo, in quanto fornisce un’interessante prospettiva alternativa sulle parole e gli insegnamenti di Gesù, oltre a offrire spunti per comprendere meglio lo sviluppo delle prime comunità cristiane.
Cosa contiene Il Vangelo di Tommaso?
Il testo è intessuto di questi detti o parole segrete che il Cristo avrebbe pronunciato nel corso della sua vita. Si discosta dai Vangeli canonici per molti motivi, primo tra tutti è la struttura secondo la quale è stato concepito.
Non troviamo infatti, alcun accenno alla vita terrena di Gesù o altre narrazioni che lo collocano in un contesto storico-sociale, ma solo i fondamentali insegnamenti da lui tramandati.
Alcuni dei temi principalmente trattati nel Vangelo di Tommaso sono:
La natura del regno dei cieli e su come gli individui possono accedervi.
L’importanza della conoscenza spirituale quindi la gnosi. Il ruolo di quest’ultima diviene la via per la salvezza e per comprendere il significato profondo della vita e della divinità.
L’illusorietà del mondo materiale, viene presentata un’interpretazione del mondo materiale come illusorio o transitorio, suggerendo che la vera realtà risieda in un livello spirituale più profondo.
La parità tra i sessi, alcuni detti del Vangelo di Tommaso suggeriscono una parità tra uomini e donne nel contesto spirituale.
La ricca saggezza contenuta in queste brevi frasi apre per gli studiosi un ampio ventaglio di domande e possibilità, tra queste: è il Vangelo di Tommaso, o ciò a cui è stato attinto per la stesura la Q, Quelle, che in tedesco significa fonte primaria che ha poi permesso la stesura dei Vangeli avvenuti in un arco di tempo successivo?
E ancora: può essere considerato lo gnosticismo, filone che si basa sulla gnosi, il primo approccio al cristianesimo? E molte altre domande alle quali è difficile se non impossibile dare una risposta.
Analizziamo uno dei detti
Il Vangelo di Tommaso è un testo scritto in copto di straordinaria bellezza e di respiro filosofico incomparabile. Analizziamo una delle frasi riportate, la terza per l’esattezza, anche se negli apocrifi vige un ordine non sempre stabile come avviene nei testi canonici.
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“Gesù disse: Se coloro che vi guidano vi dicono: «Ecco! Il Regno è nel cielo», allora gli uccelli del cielo vi precederanno. Se essi vi dicono: «Il Regno è nel mare», allora i pesci vi precederanno. Ma il Regno è dentro di voi ed è fuori di voi. Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione.”
Cosa significa tutto ciò? Quali riflessioni possiamo fare?
Le parole di Gesù ci invitano a cercare il Regno non solo fuori di noi, ma anche dentro di noi stessi. Non possiamo non paragonare questa parte di testo di Nag Hammadi al più conosciuto e letto versetto 17- 20, 21 del Vangelo di Luca
“I farisei gli domandarono: «Quando verrà il regno di Dio?». Gesù rispose loro: «il regno di Dio è in mezzo a voi!».”