Proprio questa settimana, dopo circa sedici anni di intenso restauro, è stato riaperto al pubblico il palazzo di Aigai, un sito archeologico patrimonio dell’UNESCO. Situato nella città di Verghina, nella regione macedone della Grecia (che non è lo Stato della Macedonia del Nord, mi raccomando) è stato costruito più di 2300 anni fa da Filippo II di Macedonia, ed è il luogo in cui Alessandro Magno è stato incoronato – quando non era ancora il Grande.
La residenza, dimenticata per secoli e riscoperta soltanto verso la metà dell’Ottocento, interessa una superficie di quindicimila metri quadrati, disseminati di cortili, colonnati, templi, sale per banchetti, il tutto decorato da magnifici mosaici. I resti visibili nel sito archeologico sono in parte autentici, e in parte ricostruzioni aventi lo scopo di mostrare al visitatore gli antichi fasti del palazzo.
Ma chi era – in breve – Alessandro Magno?
Alessandro Magno, il Conquistatore
Nato nel luglio del 356 a. C., Alessandro diede inizio alle sue campagne militari dopo essere stato incoronato re nel 336 a. C., succedendo al padre Filippo II. Alcune caratteristiche di spicco del conquistatore furono di certo la sua abilità strategica e il suo genio militare, nonché il carisma che riusciva ad esercitare sul suo (decisamente grande, immagino) esercito. Dimostrò, inoltre, un’apertura mentale che può risultare difficile trovare persino ai giorni nostri, a volte: non tentò, infatti, di omologare le culture dei vari popoli che finivano sotto il suo dominio, cercando di annullare ogni differenza, anzi. Diede prova di grande tolleranza, ad esempio permettendo il sincretismo religioso, cosa non frequente all’epoca.
Tuttavia, il motivo per cui abbiamo così tanto materiale storico che narra le gesta di questa figura è da ricercare nella volontà di Alessandro Magno stesso. Egli, infatti, non si limitò a combattere e pianificare le sue varie campagne, ma si fece circondare da un gruppo di storici e artisti, che avevano il compito di scrivere delle sue vittorie e di produrre opere d’arte che ritraevano lui o le sue imprese.
Per questo, a volte, è necessario leggere con occhio critico i brani che hanno questo imperatore come protagonista: si potrebbe finire per credere ciecamente a una leggenda, e magari lasciare in secondo piano un fatto realmente accaduto.
Alessandro il Conquistatore morì a Babilonia nel 323 a. C., all’età di trentatré anni, e ancora non si sa per certo se fu per avvelenamento o malattia. Quel che è certo è che, dopo la sua scomparsa, il suo immenso impero venne spartito – combattendo, ovviamente – tra i generali che l’avevano accompagnato nell’impresa.
Un romanzo per conoscere la storia di Alessandro Magno
“La bellezza del suo viso ci è stata tramandata dallo scultore Lisippo. Le sue imprese le ha raccontate la Storia: un impero sconfinato, dal Danubio all’Indo, difficile da immaginare, impossibile da credere. Ma chi era davvero Alessandro, il giovane re macedone che, nel IV secolo a.C. concepì il disegno della conquista del mondo intero, per poi morire, come Cristo, all’età di trentatré anni? Il figlio del sogno, primo capitolo di una saga esaltante e avvincente, ci narra di un uomo che fu considerato un dio, dei suoi sogni ardenti, delle passioni violente che lo consumarono fino a distruggerlo. E ci svela anche una Grecia mai vista, una civiltà che, pur nota, appare oggi sconosciuta e affascinante.“