Pensando al filo rosso del destino, un primo richiamo mitologico è sicuramente il filo di Arianna. Quel lunghissimo filato che la principessa di Creta consegnò al principe ateniese Teseo, consigliandogli di annodarne un capo all’ingresso del labirinto e di srotolarlo man mano, in modo da poter ritrovare l’uscita, una volta sconfitto il Minotauro.
Eppure, negli ultimi anni è entrato nell’immaginario collettivo un altro filo rosso, quello che collega due anime gemelle. Ma da dove arriva questa leggenda? Qual è la prima versione?
Il filo rosso del destino: un legame che non può essere spezzato
Si parla per la prima volta del filo rosso del destino nel Taiping Guangji, una collezione di aneddoti e storie di carattere mitologico compilata, per ordine imperiale, da Li Fang nel 978, durante la dinastia Song del Nord (960 – 1127). Quest’opera è così importante, da far parte dei Quattro grandi libri dei Song, quattro volumi che volevano essere un’enciclopedia in grado di spiegare il mondo – quotidianità, teologia, poesia e politica.
All’interno del Taiping Guangji c’è un racconto, in particolare, che si pensa possa aver dato origine alla credenza del filo rosso del destino.
Un uomo, in una notte in cui risplende la luna, incontrò un vecchio, che portava un fagotto sulle spalle. Poco dopo, il viaggiatore scoprì che il vecchio altri non era che il dio del matrimonio, e che il fagotto conteneva l’enorme matassa di filo rosso usato per collegare le due parti di uno stesso essere. Era il vecchio a fare i nodi, una volta che le coppie erano state decise dagli dei. Questo filo non poteva mai essere spezzato. L’uomo, allora, decise di cogliere l’occasione e chiedere al vecchio se il suo matrimonio – da qualche tempo infelice – sarebbe tornato a veleggiare.
La riposta del dio lasciò di stucco il viaggiatore: il suo matrimonio era destinato a fallire, perchè la ragazza dall’altro capo del suo filo rosso del destino al momento era soltanto un bambina di tre anni. Furibondo, l’uomo ordinò a uno dei suoi servitori di trovare la bimba e ucciderla, per dimostrare che il destino poteva essere modificato. Il servo, però, si limitò a ferire la piccola, ma non in modo letale.
Anni dopo, l’uomo finì per sposare la bellissima figlia del suo datore di lavoro. Figlia che aveva una cicatrice sul volto, provocata da un violento assalto di cui era stata vittima quando aveva solamente tre anni. Quando sentì ciò, l’uomo le raccontò del suo incontro con la divinità del matrimonio, e, in seguito, l’amore tra i due divenne sempre più forte.
Un’altra leggenda vuole che un uomo, divenuto famoso, ricevesse da un importante funzionario la proposta di sposare una delle sue cinque figlie. L’uomo ribatté dicendo di voler vedere le fanciulle, prima di prendere una decisione, in modo da poter scegliere la più bella.
Tuttavia, il consigliere gli rispose che tutte le sue figlie erano bellissime ragazze e che non sapeva qual’era la più giusta per l’uomo. Lo fece allora sedere di fronte a sé, e gli fece scegliere uno dei fili che teneva in mano. L’uomo scelse il filo rosso, a cui era legata la terza figlia, donna di meraviglioso aspetto e grande virtù.
Il filo rosso del destino in letteratura
Quello del filo rosso del destino è un topos che si presta straordinariamente bene per ogni genere di narrazione. Non ci deve quindi stupire che ricorra in molti anime, manga e persino drama giapponesi e cinesi.
Insomma, ormai quella dolce legenda pare proprio aver messo salde radici anche nella nostra immaginazione!
Avrei bisogno di un parere.
Questo filo rosso che unisce due Anime, può essere spezzato da una delle due? Io e questa persona siamo state fatte incontrare dal destino e senza spendere in particolari è possibile che questo fosse il momento sbagliato ma giusti noi 2? Perché credo che sia impossibile che l’unione scelta dall’alto possa fallire per sempre