In questo appuntamento dedicato al mondo dei libri del Veneto, voglio presentarti quattro libri divisi tra due città a me molto care: Padova (la mia città universitaria) e Venezia (sono figlia della Città Metropolitana di Venezia).
Libri da Padova
Il primo libro si intitola Raccontami di lei. Ritratti di donne che da Padova hanno lasciato il segno, ed è il terzo volume edito da Padova University Press, a cura della redazione de Il Bo Live (I primi due sono: La scienza nascosta nei luoghi di Padova; Medici rivoluzionari. La scienza medica a Padova dal Duecento alla Grande Guerra).
Raccontami di lei. Ritratti di donne che da Padova hanno lasciato il segno
Tratteggia le vicende di personalità femminili che hanno in comune la città di Padova dove ha sede, dal 1222, una delle più antiche università al mondo. Chi sfoglia queste pagine troverà la risolutezza di colei che difese il suo pensiero davanti all’Inquisizione, la caparbietà della pittrice che superò i soprusi continuando la propria arte, ma leggerà anche della giovane che per prima ottenne una laurea, nel Seicento.
Incontrerà coloro che, nell’Ottocento, lavoravano nelle redazioni e in punta di penna affermavano il proprio credo e quelle che hanno combattuto per la patria e sostenuto i soldati in guerra
Il secondo si intitola Eravamo tutti vivi, di Claudia Grendene, edito da Marsilio.
Eravamo tutti vivi
Quando si ritroveranno al funerale di Max saranno costretti a guardarsi indietro, e a domandarsi: “Che cosa abbiamo fatto delle nostre vite? Delle nostre speranze? Dei nostri desideri?” Il ritratto di una generazione quasi invisibile, passata dai sogni di rivoluzione all’incertezza, dagli studi universitari al precariato, dai desideri di libertà alla frustrazione.
Libri da Venezia
Ora passiamo ai due libri ambientati a Venezia. Di libri su questa splendida città ce ne sono davvero tanti. Il primo che ti consiglio, però, è un libro che racconta un aspetto particolare di Venezia, prendendo spunto dal tragico avvenimento del 12 novembre 2019, quando è arrivata la purtroppo famosa Acqua Granda. Si intitola Il libraio di Venezia, scritto dal veneziano Giovanni Montanaro, e pubblicato da Feltrinelli.
Il libraio di Venezia
Giovanni Montanaro, che ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell’inondazione, li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo. Racconta l’angoscia dell’acqua che sale, che distrugge, ma mostra anche un’altra Venezia, i giovani, i cittadini che reagiscono, l’allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi, di rinascere. Personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è Venezia, sono i librai, è l’amore per i libri e l’amore che nasce grazie ai libri, è la tenacia di salvare le cose più care, a ogni costo.
Un racconto che non rappresenta più soltanto Venezia ma diventa il simbolo di ogni improvvisa, tragica emergenza e di ogni faticosa rinascita. Per la prima volta Vittorio pensa che quei libri non sono morti, anche se sono ammaccati, anche se non sono più perfetti – come capita agli uomini, di ammaccarsi, ma poi di restare vivi.
L’ultimo libro, infine, è un po’ un classico per scoprire Venezia seguendo una rotta diversa. Proprio per questo, se non l’hai ancora letto, non lasciartelo sfuggire. Si intitola Corto Sconto. La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta, di Hugo Pratt, Guido Fuga e Lele Vianello, edito da Rizzoli Lizard.
Corto Sconto. La guida di Corto Maltese alla Venezia nascosta
Un’inconsueta e imperdibile guida turistica su Venezia. Sette itinerari pieni di disegni, di fantasia e di consigli pratici attraverso capolavori da scoprire, cortili e pietre ricche di storia, fiabe e leggende da conoscere, ma anche osterie, ristoranti e posti “giusti” per bere, mangiare o, semplicemente, gustare un’atmosfera o uno stato d’animo in una Venezia appartata, magica, “nascosta”.
La Venezia di Corto Maltese. Hugo Pratt amava passeggiare con gli amici alla costante ricerca di luoghi nascosti, al di fuori dei classici itinerari del turismo di massa. “Corto Sconto”, titolo che gioca con l’espressione veneziana “corte sconta” che indica una corte nascosta, una piazzetta al riparo dallo sguardo indiscreto del forestiero, guida il visitatore in un’esperienza indimenticabile, un modo di conoscere una città lontano da caos e turisti, il tutto con un sottofondo di storia e di magia.