La Libia, la cui denominazione ufficiale è Stato della Libia, si affaccia sul Mediterraneo da quella parte di mondo chiamata Nordafrica.
Anche la storia di questo paese, come altre viste in questo nostro viaggio nel mondo attraverso i libri, è travagliata: dal dominio greco-fenicio a quello arabo e ottomano, passando per Roma e Bisanzio. Dalla colonizzazione italiana all’indipendenza dopo la Seconda Guerra Mondiale; dal regime di Gheddafi all’attuale guerra civile.
Per conoscerla meglio, ho scelto di parlarti di due autori molto diversi tra loro: Hisham Matar e Ibrahim al-Koni.
Hisham Matar
Hisham Matar nasce nel 1970 a New York da genitori libici. Il padre in quel periodo lavorava alle Nazioni Unite per la delegazione libica. Quando ha circa tre anni, la famiglia torna a Tripoli, ma nel 1979 sono costretti a fuggire in Egitto per le persecuzioni politiche contro suo padre, leader dell’opposizione al regime di Gheddafi. Successivamente, si trasferisce a Londra per studiare architettura, materia in cui si laurea nel 1986 presso il Goldsmiths College. Nel 1990 suo padre, rimasto a Il Cairo, viene rapito e portato a Tripoli, nella prigione di Abu Salim. Da quel momento si perdono le sue tracce, nonostante un paio di lettere ricevute qualche anno dopo e informazioni poco accurate da parte delle autorità libiche. Questa triste vicenda sarà il file rouge del suo romanzo Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro, che nel 2017 ha vinto il Premio Pulitzer per la biografia e autobiografia. Attualmente vive tra Londra e New York, dove insegna al Barnard college.
Nei suoi romanzi, Matar parla di perdita ed esilio, con uno stile che rimanda alla pittura, all’architettura e alla musica.
Il ritorno. Padri, figli e la terra fra di loro
Ibrahim al-Koni
Ibrahim al-Koni nasce nel 1948 nel cuore del deserto del Sahara, più precisamente nell’oasi libica di Ghadames, situata nella regione di Fezzan. Cresciuto senza sapere scrivere o leggere una parola d’arabo fino all’età di dodici anni, è uno degli autori più prolifici e noti di questa lingua. Ha poi studiato letteratura comparata al Gorky Institute a Mosca e ha lavorato come giornalista in Russia e in Polonia. Attualmente vive tra la Svizzera e la Libia.
Il tema del deserto, degli “Uomini blu” – come sono conosciuti i Tuareg – sono delle costanti nella sua produzione letteraria, insieme a elementi mitologici, spirituali e a questioni esistenziali.