Il Somaliland e i suoi scrittori
Caro iCrewer eccoci qui a parlare di un altro stato non riconosciuto come tale dai governi stranieri. Direi che questo articolo potrebbe anche intitolarsi: Lo strano caso del Somaliland.
Iniziamo con il vedere dov’è situato. Come puoi osservare anche tu nell’immagine qui riportata, il Somaliland è una sottile striscia di territorio posizionata sulla costa meridionale del golfo di Aden e confina a Ovest con Gibuti, a Sud con l’Etiopia e Est con la Somalia.
La sua capitale è Hargeisa, luogo in cui ha sede il governo; la sua popolazione è composta principalmente da Somali e pur avendo una sua moneta, una burocrazia efficiente, forze armate preparate, anche se stipula contratti legali e si impegna in operazioni diplomatiche con paesi esteri, tuttavia nessun governo straniero riconosce la sua indipendenza, autoproclamata nel 1991.
Ad oggi il Somaliland è considerato una regione autonoma della Somalia e soggetta al governo federale somalo di Mogadiscio, inoltre le province somale con cui il Somaliland confina recentemente si sono costituite in Stato autonomo, conosciuto come lo Stato del Puntland per questo è nata una guerra e tuttora la questione è oggetto di controversia.
Tra le sue città più grandi ti ricordo: Hargheisa, la capitale del Somaliland; Burao, la seconda più grande città e Borama, sede dell’Università Amoud.
Lascerei quindi le questioni inerenti al perché il Somaliland ancora non è riconosciuto come uno stato e mi addentrerei a scoprire qualcosa riguardo ai suoi scrittori.
Navigando sul web ho infatti scoperto che per quello che riguarda gli autori del Somaliland è in corso un curioso fenomeno e di cui non riesco a non parlare, infatti molti autori del Somaliland che siano essi scrittori, poeti o giornalisti stanno trascorrendo la loro vita in prigione.
Ecco alcuni nomi: Naima, Mohamed, Ahmed; a cui se ne potrebbero aggiungere molti altri, infatti si parla di almeno 12 scrittori, ma anche blogger e attivisti che dal 2017 hanno subito minacce o arresti; se alla parvenza potrebbe sembrare che questi autori in comune non abbiano nulla… in realtà sono in carcere per quanto hanno comunicato tramite le loro parole.
Naima Abwaan Orane
Naima Abwaan Qorane, scrittrice, poetessa e attivista, come ti dicevo, è stata arrestata nel Gennaio 2018.
Si trovava presso l’aeroporto di Hargeisa, il motivo dell’arresto sarebbe stato l’aver promosso l’unità somala e da quello che ne sappiamo resterà in carcere almeno per tre anni.
Stessa sorte è toccata a Mohamed Kayse Mohamoud, autore e blogger di 31 anni. È stato condannato ad Aprile 2018 ed era stato arrestato il 7 febbraio, la pena per lui è di 18 mesi, la causa sarebbe: «aver offeso l’onore del presidente» e lo avrebbe fatto tramite una scritta comparsa su di un post di Facebook.
Lo stesso è accaduto ai due giornalisti, Ahmed Sa’ed e Abdirahman Mohamed Ege arrestati con l’accusa di propaganda e fake news e prima di loro una situazione simile era avvenuta nel dicembre 2017, in cui era stato arrestato Abdirisak Dayib Alilil per via di un articolo che avrebbe scritto per il Gabiley news.
Tuttavia quello che io voglio segnalarti è che, nonostante sia un po’ complesso trovare notizie positive sui letterati del Somaliland, questo non è impossibile e guarda un po’ cosa ho avuto il piacere di rintracciare.
Jama Musse Jama
Proprio presso Pisa si è laureato in matematica, successivamente ha conseguito un dottorato di ricerca presso l’Università Orientale di Napoli, attualmente è un ricercatore e si occupa di etnomatematica, e di linguistica computazionale.
Tra le sue opere ti ricordo: alcuni testi sui due principali giochi tradizionali somali, il layli goobalay (un mancala) e lo shax (una variante del mulino). Cittadinanza è partecipazione, Bianca&Volta Edizioni, 2013 e il saggio Gobannimo bilaash maaha, la libertà non è gratis, 2007 che è stato premiato come miglior libro dell’anno scritto in lingua somala dalla Somali Women’s Agenda.
Ti ricordo infine che il 27 settembre 2014 ha ricevuto a Pistoia il Premio Nazionale Cultura della Solidarietà.