Caro iCrewer oggi approdiamo in questa piccola realtà isolana che vanta il più alto tasso di premi Nobel in rapporto al numero di abitanti. Oltre a quello per la letteratura riconosciuto a Derek Walcott nel 1992, infatti, ne è stato assegnato un altro anche nell’ambito economico nel 1972 all’economista Arthur Lewis. Andiamo a conoscere lo Stato di Santa Lucia e le opere di questo famoso scrittore e poeta.
“Sono soltanto un nero caraibico che ama il mare / ebbi sana istruzione coloniale / ho in me l’olandese, il nero, l’inglese / e o sono nessuno, o una nazione.”
Tra le innumerevoli opere di Derek Walcott, che nell’arco della sua vita ha prodotto esprimendo le contraddizioni del colonialismo e i suoi effetti devastanti, vissuti anche da lui in prima persona, segnalo Omeros, la sua opera-mondo e la rappresentazione della sua poesia: musicale, sensibile e violenta al tempo stesso in cui la lingua utilizzata, l’inglese, è la più manifesta espressione della sua condizione paradossale: un uomo di razza mista, sia bianco che nero, africano e caraibico, inglese e francese. L’Isola di Santa Lucia fu infatti contesa anche dai francesi; viene chiamata “Helen of the West Indies”, in ricordo dell’Elena omerica, che passò di mano così tante volte.
Le motivazioni stesse con cui l’Accademia di Svezia assegnò il Nobel per la letteratura a Walcott ne spiegano così l’assegnazione: “Per un’opera poetica di grande luminosità, sostenuta da una visione storica, il risultato di una dedizione multiculturale” ma anche: “È un lavoro di incomparabile ambizione, in cui Walcott tesse i suoi diversi fili in un tessuto unico. La trama è ricca, e nasce dai molteplici contatti del poeta con la letteratura, la storia, il mondo reale. Troviamo Omero, Poe, Majakovskij e Melville, ci sono allusioni a Brodskij e citazioni da “Yesterday” dei Beatles“.