La scoperta di un territorio meraviglioso e inquietante al tempo stesso, che ci consegna in eredità una cultura antica da preservare: “Uno in aelōñ in Majōl: Kōrā ro, marin uno ko, uno ko“, un’antologia scritta da Irene J. Taafaki, Maria Kabua Fowler e Randolph R. Thama – IPS Publications
Caro iCrewer, questo viaggio letterario ci porta a conoscere luoghi e contenuti sempre più inediti e bizzarri e oggi vorrei parlarti di quest’opera che ho faticato non poco a reperire tramite i canali consueti, vista la particolarità dei caratteri che se non riportata correttamente ti rimanda ovunque tranne che dove vorresti, e anche per il fatto che, purtroppo, non credo esista a tutt’oggi una versione italiana di questo trattato olistico, in quanto si parla di medicina tradizionale delle isole Marshall: Uno in aelōñ in Majōl: Kōrā ro, marin uno ko, uno ko. Ti ho incuriosito? Bene, eccoti tutti i dettagli che sono riuscita a trovare.
Anzitutto parliamo di questo paradiso terrestre (o quasi): l’arcipelago fa parte della Micronesia, ed è formato dalle isole Ratak e Ralik, che raggruppano 34 atolli. Il nome deriva da quello del capitano inglese John Marshall, che nel 1788 le conquistò ufficialmente. Il clima è tropicale.
A questo gruppo di isole appartiene anche l’isola di Bikini, molto nota perché negli anni Quaranta gli Stati Uniti vi realizzarono i primi esperimenti nucleari. E proprio l’isola di Bikini, nel 1946, dette il nome al ridottissimo costume in due pezzi, il cui arrivo sul mercato avrebbe dovuto avere, secondo il suo inventore, l’effetto di una vera e propria bomba….
Ed eccoci al dunque: a livello letterario si ricorda che, oltre alla letteratura dei viaggiatori (tra cui si distingue l’opera di Robert Louis Stevenson, L’Isola del Tesoro) che hanno dipinto nei loro racconti di viaggio queste isole come paradisiache, nel 2005 è stata pubblicata un’antologiain cui alcuni autori locali hanno raccolto e pubblicato i loro testi. Nel 2006 la versione in inglese, dal seguente titolo: Traditional Medicine of the Marshall Islands: The Women, the Plants, the Treatments
Ecco di cosa tratta:
“Questo libro è un tentativo di garantire che le conoscenze tradizionali non vengano perse e che gli ecosistemi siano protetti per le generazioni future. È il risultato di una collaborazione di nove esperti guaritori marshallesi, membri di clan che possiedono le loro medicine speciali e numerosi altri che hanno familiarità con rimedi popolari o generali. Descrive più di 270 trattamenti medicinali tradizionali, che utilizzano tutti le piante delle Isole Marshall, e fornisce un contesto biogeografico, storico e antropologico, con particolare attenzione all’uso della medicina tradizionale per il trattamento delle donne.”
Come riportato nel sito ufficiale USP – The University of South Pacific
“In passato, nelle Isole Marshall, come nella maggior parte dei paesi del Pacifico, la conoscenza tradizionale – inclusa la conoscenza medicinale tradizionale – è stata spesso considerata segreta, insegnata solo a persone accuratamente selezionate e trasmessa per via orale. Tuttavia, l’impatto del mondo esterno sulle aree un tempo isolate del Pacifico – nel caso delle Isole Marshall, eventi durante e dopo la seconda guerra mondiale, compresi i test nucleari e il conseguente trasferimento di molte persone marshallesi, nonché la modernizzazione, l’introduzione della medicina occidentale, i viaggi e la comunicazione – ha minacciato la conservazione di tali conoscenze.Ha inoltre messo a rischio la biodiversità su cui si basa la conoscenza. Questo libro è un tentativo di garantire che le conoscenze tradizionali non vengano perse e che gli ecosistemi siano protetti per le generazioni future.È il risultato di una collaborazione di nove esperti guaritori marshallesi, membri di clan che possiedono le loro medicine speciali e numerosi altri che hanno familiarità con rimedi popolari o generali.Descrive oltre 270 trattamenti medicinali tradizionali, che utilizzano tutti le piante delle Isole Marshall, con particolare attenzione all’uso della medicina tradizionale per il trattamento delle donne. Dato il fragile ambiente di atollo delle Isole Marshall, la gamma di usi delle 56 piante identificate in questo studio è straordinaria.La diversità dei trattamenti è la testimonianza della creatività e intraprendenza dei guaritori marshallesi che, attraverso la formazione, l’attenta sperimentazione, l’ispirazione e i sogni, hanno utilizzato le loro risorse limitate per il bene delle loro donne, uomini e bambini.La pubblicazione di queste conoscenze supporta la crescente tendenza mondiale a incorporare pratiche medicinali tradizionali collaudate nel tempo nei moderni sistemi sanitari.”
Ho provveduto a tradurre i contenuti dall’inglese poiché come ti ho già anticipato esiste solamente la versione in questa lingua oltre all’originale, ma può essere che qualcuno si stia occupando (why not?) della traduzione e chissà che proprio tu, caro iCrewer, sia a conoscenza di sviluppi in questo senso; attendo tue!!! Sono incredibilmente curiosa…