Oggi la nostra rubrica Libri da… ci porta nel Principato di Monaco…
…chiamato anche, erroneamente, Montecarlo. Montecarlo, infatti, è solo uno – sebbene il più famoso e centrale – dei quattro quartieri tradizionali che compongono il Principato di Monaco, una città-stato indipendente, situata a Sud della Francia.
La storia del Principato segue in qualche modo le vicende del continente europeo, sebbene riesca spesso a mantenersi neutrale e a conservare una forma autonoma a discapito delle varie potenze che cercano di inglobarlo. Nonostante questo, però, perde nel tempo gran parte del suo territorio originario.
Il Principato nasce il 10 giugno del 1215 quando un gruppo di genovesi costruisce quello che oggi è il Palazzo del Principe e inizia a regnare sulle terre che circondano la Rocca di Monaco. Fin dall’inizio, la sua storia è legata a doppio filo con quella della famiglia Grimaldi che regna su questo territorio da oltre settecento anni.
L’autrice di cui vorrei parlati oggi fa parte proprio di questa famiglia: si tratta di Charlotte Marie Pomeline Casiraghi, secondogenita di Carolina di Monaco e Stefano Casiraghi. Laureatasi in filosofia all’Università della Sorbona di Parigi, Charlotte Casiraghi ha recentemente scritto un libro con Robert Maggiori, docente di filosofia e critico per Libération. Il libro si intitola Arcipelago delle passioni ed è pubblicato in Italia da La Nave di Teseo, con la traduzione di Sergio Arecco. I due autori, insieme a Raphael Zagury-Orly e Joseph Cohen, hanno anche fondato Les Rencontres Philosophiques de Monaco, di cui la principessa è presidente.
Nella prefazione al libro, scritta sotto forma di dialogo, i due autori esplicitano cosa li ha spinti a scrivere questo libro: “Un giorno ci è venuta l’idea di mettere per iscritto il frutto dei nostri dialoghi, i quali, dopo essersi proiettati in ogni possibile direzione, tornavano sempre sulla questione del sensibile, di ciò che riguarda noi stessi, i nostri confini, o l’assenza di confini, tra le nostre emozioni, la loro logica, a volte la loro interferenza… (…)”
Ma perché proprio un arcipelago? A te scoprire la risposta.